Grosseto, 13 dicembre 2013 - Un nuovo capo di imputazione nei confronti di {{WIKILINK}}Antonino Bilella{{/WIKILINK}}, il custode della villa di {{WIKILINK}}Francesca Benetti{{/WIKILINK}}, la 55enne di Cologno Monzese originaria del vicentino scomparsa dal 4 novembre scorso, è stato integrato dalla Procura che si sta occupando del caso, per cui è stato contestato anche il delitto di stalking. Lo ha reso noto l'avvocato Agron Xhanaj che assiste la madre ed il fratello di Francesca Benetti.

Agron Xhanaj si era recato nei giorni scorsi presso la Procura di Grosseto dove ha depositato le indagini difensive raccolte a Siena, Valdagno e Grosseto che confermerebbero l'ipotesi che Bilella molestasse da mesi la donna, fino a poi ucciderla per essere stato rifiutato. Bilella, sottolinea l'avvocato, risponde di reati che per legge prevedono la pena dell'ergastolo. "Auspico - dice Xhanaj - che il custode si consulti con il proprio difensore per comprendere che l'unico modo per evitare l'ergastolo è quello di riferire dove ha nascosto il corpo".

Il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, riguardo alla posizione di Antonio Bilella ha detto: "Abbiamo deciso di allargare l'inchiesta allo stalking per fare piena luce anche su questo aspetto della vicenda". "L' avvocato della mamma ha fatto denuncia di stalking - ha proseguito Verusio - ed e giusto approfondire anche questo aspetto".

Nel frattempo il legale della famiglia di Francesca continua la sua battaglia personale per modificare la normativa vigente e fare diventare lo stalking un reato perseguibile d'ufficio e chiede di promuovere l'iniziativa "che va a beneficio della collettività e di quel 93% di donne che non ha il coraggio di denunciare il proprio stalker".