Grosseto, 14 ottobre 2013 - La possibilità che si affaccia in queste ultime ore, per lo smaltimento della Costa Concordia, sarebbe quella di spostare la nave a Smirne in Turchia. Notevoli polemiche si stanno alzando in un enorme polverone sulla vicenda smaltimento Concordia da quando Vanguard, l'enorme nave semisommergibile, è stata affittata dalla Carnival per rimuovere la Costa Concordia dall'isola del Giglio.  La Vanguard è in grado di trasportare la Concordia ovunque.  e mentre Piombino e Civitavecchia litigano su chi debba smantellare la nave, la Costa tace e intanto fa l'occhiolino alla Turchia.

Il porto di Aliaga (Smirne) vive di rottamazioni delle navi che di sicuro smantella con costi assai inferiori a quelli praticati altrove, ma soprattutto, l'ipotesi è avvalorata dal fatto che proprio ad Aliaga è già presente un'altra nave di Costa Crociere: Costa Allegra. Allegra fu danneggiata da un incendio il 27 febbraio 2012 mentre navigava verso le Seychelles.

L'ipotesi turca infervora l'Italia intera, soprattutto Toscana e Lazio coinvolte direttamente nell'operazione.  Erasmo D'Angelis, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, si è così espresso: "L'Italia sarà pronta e sarà perfettamente in grado di gestire in piena sicurezza lo smaltimento e la rottamazione della Concordia, e non hanno alcun senso oggi il toto-porti né' immaginare conflitti tra regioni come Lazio e Toscana". Prosegue: "Per noi il punto di partenza resta l'applicazione della direttiva europea che prevede lo smaltimento dei relitti di quella stazza nel porto più vicino fra quelli adeguati a farlo. Mappe alla mano, è Piombino. Il governo non a caso ha messo l'Autorità portuale nelle condizioni di accelerare al massimo la realizzazione di infrastrutture portuali per creare entro giugno una piattaforma a norma Ue che possa accogliere e smaltire non solo la Concordia, ma anche altre grandi navi a fine vita, avendo anche l'opportunità della siderurgia a Km zero".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico rossi, ha dichiarato: "Poiché è facile prevedere che sul futuro della Concordia continueranno polemiche e illazioni, avverto tutti, organi di informazione compresi, che questa mia dichiarazione resterà valida per almeno i prossimi 5 mesi, e potrà quindi essere usata e reiterata. A meno che non si manifestino fatti straordinari, al momento non prevedibili e francamente molto, molto improbabili".  "Con cadenza quasi giornaliera - dice Rossi - si registrano uscite sul porto di futura destinazione della Concordia, che suscitano dibattiti, prese di posizione, interrogazioni parlamentari e regionali, rivendicazioni, polemiche, diatribe e invettive. Allora, vorrei precisare una volta per tutte quanto segue. La Concordia, che ancorché raddrizzata resterà fino alla prossima estate davanti al porto del Giglio, è definita tecnicamente, in base alla normativa in vigore, un 'rifiuto' e in quanto tale l'autorizzazione per la rimozione spetta, per competenza, alla Regione Toscana e non ad altri enti". "Ricordo inoltre - prosegue - che il governo Monti, mai smentito da quello in carica, si è espresso in favore di Piombino per il ricovero e la rottamazione della nave e noi stiamo lavorando per adeguare il porto di Piombino in modo che possa accogliere la Concordia e poi tutte le altre navi da rottamare in applicazione del nuovo regolamento europeo che prescrive, a partire dal 2015, lo smantellamento del naviglio europeo in porti adeguatamente attrezzati". "E' evidente - sostiene ancora Rossi - che tutto questo ha a che fare, oltre che con il porto, anche con il polo siderurgico di Piombino: le sue prospettive di rilancio e la sua conversione ecologica. Un porto attrezzato per rottamare le navi e un polo siderurgico a chilometri zero rappresentano una grande opportunità oltre ad un notevole vantaggio competitivo tale - conclude - da rendere Piombino attrattivo e conveniente".

A riguardo si è espresso anche Zanonato, ministro per lo sviluppo economico: "Puntiamo sul fatto che le acciaierie di Piombino continuino a funzionare: l'altoforno tra qualche mese, non lo so quando, dovra'
essere chiuso perche' ha finito il suo ciclo di vita, dobbiamo trovare soluzioni, una delle quali e' lo smantellamento della Concordia, che consentano a questa attivita' nel campo siderurgico di continuare".

Ha parlato anche il presidente della Regione Lazio, riferendosi in particolar modo riferendosi all'ipotesi turca. Nicola Zingaretti ha dichiarato su Twitter: "Smantellare la Concordia in Turchia sarebbe un'altra occasione persa per creare lavoro per tante persone. Il governo deve intervenire".

Le polemiche hanno poi coinvolto anche Legambiente con Sebastiano Venneri che ha così parlato: "Smirne sarebbe evidentemente una destinazione molto conveniente per la Costa Crociere che sfrutta l'inerzia dei governi nel trovare una soluzione nazionale, ma per l'Italia sarebbe una scelta gravissima dopo il successo dell'operazione di rotazione del relitto". "Uno schiaffo - continua - all'Europa che chiede di attrezzarsi per smaltire le navi in maniera socialmente ed ambientalmente sicura, una rinuncia assurda per il Belpaese che invece potrebbe finalmente sviluppare una nuova filiera occupazionale con un polo attrezzato, all'avanguardia nel mediterraneo e in linea con le misure richieste dalla recente normativa comunitaria, per rottamare le grandi navi secondo tecniche innovative rispettose dell'ambiente e della salute degli operai."