Isola del Giglio (Grosseto), 15 settembre 2013 - Per la Costa Concordia che ruota sono arrivati a Isola del Giglio centinaia di giornalisti da tutto il mondo. Un evento mediatico che ha pochi precedenti in Italia per la particolarità della situazione (la rimessa in asse di una nave di questa stazza, cosa mai accaduta) in contrasto con la bellezza dell'isola, conosciuta in Italia e non solo. Rispetto ai giorni dell'emergenza, a gennaio 2012, quando in pochi giorni arrivarono altrettante centinaia di giornalisti, i giorni della rotazione vengono vissuti in maniera molto più disciplinata.

L'esperienza insegna e le autorità, protezione civile in testa, hanno affinato l'organizzazione del circo mediatico. Il wifi innnanzitutto: una linea potentissima è stata portata sull'isola da un provider che permette a centinaia di connessioni in simultanea di lavorare con velocità. E' un aspetto forse decisivo per la riuscita anche mediatica dell'operazione.

Insieme a questo, la sala stampa. Nei giorni del naufragio fu allestita in velocità nel gazebo di un ristorante. Oggi è un padiglione di diverse centinaia di metri quadri con illuminazione, banchi e prese per i computer. Un padiglione sistemato sul molo di fronte al relitto della Concordia, tanto che le luci del grande hotel galleggiante che ospita gli operai sono visibili direttamente. Centinaia di computer, telecamere, cavalletti, cellulari. Mai un'isola è stata così mediaticamente esposta. Nei bar e nei ristoranti si lavora con un ritmo ferragostano. Il tintinnio delle stoviglie è continuo, per tutto il giorno. Le abitazioni dell'isola sono al completo. Tutto in attesa del giorno più lungo.