Grosseto, 5 settembre 2013 - Quando Valentina Col, la 17enne morta all'ospedale di Orbetello, è andata per i primi accertamenti in una casa di cura di Vallo della Lucania (Salerno), non aveva segni di perforazione del polmone che, invece, potrebbe poi averne causato il decesso alcuni giorni dopo.

Da quanto emerge dalle dichiarazioni del direttore sanitario della Clinica Cobellis, Aldo Rescinito, rilasciate all'emittente toscana TgT-Italia7: "La frattura, secondo gli esami fatti da noi, era una minima infrazione composta e non dava segni di perforazione del polmone o della pleura", ha spiegato il medico ricostruendo che la ragazza era arrivata accompagnata da due adulti accusando solo un dolore al torace, ma senza apnee.

"Se è successo qualcosa - ha aggiunto - è nei gironi seguenti". "Il referto della radiografia e la radiografia è stato consegnato alla ragazza e ai due accompagnatori ai quali è stato riferito anche verbalmente l'esito", dal radiologo, che è indagato, dopo che la ragazza aveva chiesto una prestazione ambulatoriale ai servizi di radiologia.