Grosseto, 29 agosto 2013 - Oggi, forse, ne sapremo qualcosa di più. Per fare piena luce su come è morta la 17enne Valentina Col, domenica scorsa all’ospedale di Orbetello, la procura ha aperto un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Laura D’Amelio che ha disposto l’esame autoptico che oggi verrà eseguito sul corpo della 17enne dal dottor Fineschi della medicina legale di Foggia.

Dieci le persone che sono finite nel registro degli indagati: nove medici del nosocomio lagunare e il radiologo della clinica privata Cobellis di Vallo della Lucania, la struttura dove Valentina la mattina del 19 agosto si sottopose ad una lastra al torace dopo una caduta (avvenuta il 14) sulla spiaggia a Marina di Camerota. Località che aveva scelto per passare le ferie con il fidanzatino.

Ed è proprio su questo dolore persistente al torace che ruota tutta la vicenda. Com’è possibile, infatti, che nel giro di nove giorni un’agonista adolescente (Valentina Col giocava a pallavolo) sia morta senza che nessuno si sia accorto della gravità delle sue condizioni.

'Infrazione alla ottava costola' era il report medico consegnatole in Campania e che Valentina ha portato a Orbetello il giorno del suo ricovero (il 21 di agosto) per il peggiorare delle condizioni di salute. E’ possibile che la costola rotta le abbia perforato il polmone? Ipotesi. Fatto sta che Valentina domenica 25, mentre stava per essere sottoposta a una tac con contrasto per una sospetta embolia polmonare, ha avuto un peggioramento ed è morta. A causa di una crisi respiratoria acuta.

"Chiarezza e celerità nelle indagini" ha detto il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio. Una diciassettenne morta e una famiglia distrutta, ne hanno tutto il diritto.
 

 

M.Alf.