Grosseto, 25 luglio 2013 - Avrebbe compiuto 79 anni ieri Guido Nicheli, in arte "Dogui", attore italiano conosciuto anche per i suoi ruoli del "cummenda" nei film di Vanzina ma soprattutto per la sua interpretazione del cavalier Zampetti nel serial "I ragazzi della 3C". Un caratterista del cinema italiano amatissimo per le sue battute entrate nel mito, in un periodo, quello tra gli anni Settanta e Ottanta, che fu d'oro per il cinema italiano. Il suo mito nacque in Maremma. Sì, proprio all'Argentario, in un ristorante di Porto Ercole, dove nel 1975 il Dogui incontrò il regista Steno, che proprio nella località turistica, era il tardo mese di giugno, stava girando un film.

Fu proprio Nicheli a raccontare l'aneddoto in una delle sue ultime interviste al programma "Stracult" su Rai Due. Il Dogui, che era un odontotecnico, arrivò a fare cinema dopo i trent'anni. Era amante della bella vita e aveva già conosciuto attori e registi.

"Conobbi Steno a Rio De Janeiro e mi disse che prima o poi mi avrebbe fatto fare un film - raccontò Nicheli a Stracult - Quella sera ero a Porto Ercole con un amico e altre due amiche. Entro nel ristorante e vedo Steno, Teo Teocoli, Renato Pozzetto. Stavano cenando anche loro. Ci mettiamo a parlare, ero amico di Pozzetto già da tempo. Steno mi guarda e mi dice 'Domani ti faccio lavorare'.

E così accadde". Il giorno dopo a Porto Ercole, location di tantissimi set negli ultimi trent'anni, si girava "Il padrone e l'operaio", film appunto di Steno. E il Dogui recitò la sua prima parte nel cinema italiano. Da lì il successo e i primi contatti con i fratelli Vanzina. Che gli affidarono una parte passata alla storia, quella del cummenda in "Vacanze di Natale 83", il primo, vero e inimitabile precursore dei cinepanettoni.

Un affresco della società italiana degli Anni Ottanta. Battue come "Alboreto is nothing", che il Dogui pronuncia per sottolineare il poco tempo impiegato per andare da Milano a Cortina, rimarranno nella storia del cinema italiano. Il Dogui è stato ampiamente ricordato su Facebook nel giorno del suo compleanno. Anche Jerry Calà, sulla sua pagina Facebook, ha lasciato un omaggio a un piccolo grande mito della pellicola all'italiana.

Francesco Marinari

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