Grosseto, 3 giugno 2013 - NUMERI da record per contestare la decisione del Comune di Follonica di stabilizzare due famiglie rom in un terreno pubblico in località Mezzaluna, vicino all’Acqua Village e all’area camper per i turisti. Le 1.000 firme raccolte in via Roma nel pomeriggio di ieri si aggiungono alle 1.700 sottoscrizioni già ottenute sabato, sempre al banchetto allestito installato nel cuore della città. A questi numeri devono essere sommate poi altre centinaia di adesioni arrivate dai clienti della discoteca Tartana del Puntone, raccolte sabato sera. In totale oltre 3.000 firme.

«Siamo molto soddisfatti — dice il portavoce del movimento No al campo nomadi di Follonica, Dario Piermaria —: in due pomeriggi, poco più di sei ore di tempo, siamo arrivati a 2.700 firme. Sabato sera invece siamo andati alla discoteca Tartana, a Scarlino, che ci ha dato il permesso di chiedere agli ospiti eventuali sottoscrizioni. Abbiamo ricevuto l’appoggio di molti turisti, oltre alla gente della nostra zona. Non bisogna dimenticare che la petizione è in corso anche in un’ottantina tra ristoranti, bar e negozi di Follonica e dintorni. La raccolta continuerà per tutta la settimana, dopodiché passeremo di locale in locale a ritirare i fogli con le firme per poi fare un bilancio complessivo e tirare le somme di questa iniziativa partita proprio dai cittadini che si sono interessati al problema. Un lavoro molto impegnativo che crediamo di concludere al massimo tra dieci giorni».

L’OBIETTIVO è quello di contare i consensi riscossi e protocollare la petizione prima dell’incontro con il vicesindaco Andrea Benini che già alcune settimane fa aveva accolto in Comune i rappresentanti del gruppo «No al campo nomadi di Follonica» per illustrare i progetti dell’amministrazione comunale: tutto parte dall’idea di creare un’area riservata alle due famiglie rom che da anni abitano in città, garantendo loro di vivere in condizioni dignitose (con l’allacciamento all’acqua e all’elettricità) ed evitare gli incidenti accaduti in passato.

Ad essere contestata da molti cittadini è soprattutto la scelta della zona individuata per sistemare le roulotte, proprio alle porte di alcune strutture turistiche e vicino al centro abitato.
Marianna Colella