Grosseto, 4 maggio 2013 -   TUTTI vogliono la Prodi-bis, cioè l’amministrazione straordinaria, ma l’azienda va avanti per la sua strada. La proprietà Mabro ha presentato ieri al tribunale di Grosseto la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo «in bianco». Una mossa che ha fatto infuriare le autorità, visto che giovedì la Regione ha convocato Comune e Provincia per un incontro che sarebbe dovuto servire a spingere l’azienda verso la Prodi-bis. E invece la proprietà insiste sul concordato.

 

L’ha annunciato l’amministratore unico di Abbigliamento Grosseto, Andrea Barontini: «Abbiamo richiesto anche la nomina di un ausiliario del giudice — ha detto Barontini — che da subito sorvegli, in terzietà e trasparenza, l’andamento aziendale per la miglior tutela dei diritti e delle legittime aspettative dei dipendenti, anche per il pagamento degli stipendi correnti e arretrati e degli altri creditori». Poi un appello alle maestranze. «In questo momento decisivo ci preme ringraziare tutti i dipendenti che in un contesto di grandi difficoltà hanno continuato a lavorare, contribuendo ad assicurare la continuità operativa e a rendere concrete le prospettive di salvataggio e di ripresa. In particolare ci appelliamo ai dipendenti affinché riprendano l’attività, contribuendo a segnalare al mercato la rinnovata affidabilità dell’azienda. Confidiamo di ritrovare unità d’intenti: solo con la collaborazione di tutte le componenti aziendali si possono salvare Mabro e i posti di lavoro».


LA RISPOSTA delle istituzioni non si è fatta attendere: «Martedì — ricordano il presidente della Provincia, Leonardo Marras, e il sindaco Emilio Bonifazi — Andrea Barontini ci ha lasciato fuori dall’azienda a discutere con le operaie, rifiutando il confronto e compiendo uno sgarbo alle istituzioni. Ora apprendiamo della presentazione al Tribunale della proposta di concordato “in bianco” da parte di Abbigliamento Grosseto. Questo modo di agire ci dà la misura della scarsa affidabilità con cui ci siamo dovuti confrontare, cercando sempre di mediare nell’interesse delle lavoratrici e della città. A questo punto abbiamo un’ultima possibilità di riaprire il dialogo: giovedì è fissato un incontro in Regione, ci auguriamo che la proprietà decida di partecipare e che nel frattempo avvii la procedura del commissariamento, ai sensi della Prodi-bis, che non sarebbe in contrasto con il concordato in bianco. Se così non fosse ci troveremmo un muro contro muro che non porterebbe benefici alle lavoratrici né alla proprietà. Confidiamo che di questo Andrea Barontini sia consapevole».
Gianluca Domenichelli