Grosseto, 5 aprile 2013 - Al liceo linguistico Antonio Rosmini di Grosseto è stato fatto un sorteggio per decidere quali supplenti riceveranno lo stipendio.

''Le scuole ricevono un budget che molto spesso non è sufficiente - ha spiegato in una conferenza stampa a Firenze Alessandro Rapezzi, segretario della Flc-Cgil Toscana - questo fa sì che non tutti i precari possano essere pagati contestualmente, e allora qualche scuola provocatoriamente, per richiamare l'attenzione sulla propria condizione, sta avanzando l'idea di fare un sorteggio''.

Così e successo al liceo Rosmini, per pagare la mensilità di febbraio a 11 docenti sarebbero serviti 12mila euro, ma il ministero ne ha erogati solo 5mila, sufficienti solo per cinque persone.

''I docenti sono stati messi in ordine alfabetico - ha spiegato Giovanni Scarano, dirigente amministrativo del liceo - è stata estratta una lettera, e abbiamo cominciato a pagare a partire da quella lettera. Tutto alla presenza delle Rsu della scuola, perchè fosse chiaro che non c'era nessuna forma di favoritismo''.  Gli altri sei docenti, ammette Scarano, non sono stati ancora pagati: ''Siamo in attesa che arrivino i fondi per pagare i residui di febbraio, ma ora scatta il mese di marzo''. La preside ha convocato i sindacati per spiegare la situazione. "E' assurdo, ma siamo costretti a farlo -spiega la preside Gloria Lamioni- per colpa ritardi nell'assegnazione dei budget mensili per pagare gli insegnanti in sostituzione".

La ragione del ritardo, secondo quanto sostenuto dalla Flc-Cgil, sta anche nei problemi legati alla sperimentazione di nuove procedure. ''A metà anno scolastico - ha spiegato Rapezzi - il ministero ha deciso di cambiare la procedura di erogazione dei fondi per il pagamento dei supplenti temporanei, quelli che sostituiscono il personale scolastico malato, con l'effetto che il sistema si è bloccato. Abbiamo situazioni dove il personale deve riscuotere 3-4 mesi in arretrato''.

"CINQUECENTO PRECARI NON SONO CERTI DELLO STIPENDIO"

'Potenzialmente ci sono in questo momento 500 lavoratori che tutti i giorni vanno a lavorare senza avere
certezza del pagamento''. Lo ha detto Alessandro Rapezzi, segretario della Flc-Cgil Toscana, parlando della situazione dei supplenti nella scuola: il sindacato ha reso noto oggi a Firenze come stiano arrivando segnalazioni da scuole dove i precari devono ancora riscuotere le mensilita' di febbraio, gennaio e dicembre.

Secondo i calcoli fatti dalla Cgil, le scuole toscane sono 499, con impiegati 42.327 docenti e 12.305 unita' di personale Ata (Amministrativo, tecnico e ausiliare): in ogni scuola la media e' di 85 docenti e 24 unita' Ata. Ipotizzando due assenti al giorno per malattia, motivi di famiglia o altro, tutti i giorni ci sarebbero potenzialmente mille sostituzioni da fare, ma per il contenimento della spesa o l'occasionalita' dell'assenza vengono nominati solo 500 supplenti.

C'e' inoltre il problema, lamenta il sindacato, del blocco delle assunzioni per il personale Ata: ''Esiste un plotone di docenti - ha spiegato Rapezzi - messi fuori ruolo per motivi di salute, che il ministero ha deciso debba passare nei profili amministrativi'', e in Toscana sono 233 che andranno ad occupare i 104 posti Ata vacanti, con 129 unita' in esubero. Di conseguenza, accusa la Flc-Cgil, circa 500-700 persone non hanno avuto la stabilizzazione del loro posto di lavoro.