Grosseto, 10 gennaio 2012 - Il grande scafo inclinato, i passeggeri soccorsi al porto. La tragedia della Costa Concordia rivive in un quadro voluto da uno dei naufraghi, il giornalista romano Luciano Castro, che ha voluto affidare alla tela ricordi ed emozioni.

"Hanno tutti in mente Schettino e la nave rovesciata davanti al porto - spiega Castro, che domenica prossima donera' riproduzioni agli abitanti dell'Isola del Giglio - ma non c'è memoria, né esistono immagini della concitata fase dei soccorsi, del recupero dei naufraghi in mare, del loro sbarco al porto del Giglio e della straordinaria gara di solidarietà della popolazione gigliese''.

 

''Ho voluto allora colmare questa lacuna, facendo realizzare un'illustrazione pittorica che raccontasse quei momenti sulla base di quanto ho visto e vissuto'', dice ancora Castro che peraltro da bordo della nave quella sera informò i mass media, gia' dopo l'urto contro lo scoglio, su cosa stava accadendo. Il quadro, dell'artista romagnolo Giuseppe Rava, è stato realizzato con una tecnica a tempera molto realistica, quasi fotografica, simile a quella usata a metà '900 in ambito giornalistico.

 

Vi si vedono due immagini: sulla sinistra c'è la Costa Concordia già molto inclinata, con le scialuppe che si allontanano e la barca di un pescatore gigliese che ha recuperato alcuni naufraghi; visibili anche motovedette della Guardia di Finanza e dei Carabinieri e un elicottero della Guardia Costiera; sulla destra, invece, lo sbarco di alcuni naufraghi da una scialuppa nel porto, aiutati da un gruppo di gigliesi.

"C'era il rischio - conclude il superstite - che questa vicenda, almeno dal punto di vista delle immagini, passasse alla storia soprattutto per le foto della nave semisommersa e del comandante Francesco Schettino'', mentre ''l'aspetto più importante è l'eroica generosità dei gigliesi e di tutti i soccorritori degli enti civili e militari, senza dimenticare anche i tanti membri dell'equipaggio che aiutarono i passeggeri a mettersi in salvo''.