Grosseto, 18 ottobre 2012  - I tempi di rimozione della Costa Concordia sono slittati di due mesi, rispetto all'obbiettivo di marzo 2012, e non di sei mesi come dichiarato da alcuni tecnici di Titan e Micoperi. Si tratta, spiegano fonti dell'Osservatorio impegnato sull'isola del Giglio, di un equivoco. "Fare chiarezza subito", aveva detto il sindaco dell'isolda del Giglio, Sergio Ortelli che si diceva "sconcertato" di fronte all'ipotesi di un ulteriore posticipazione.

E' vero, si spiega dall'Osservatorio, che si sono allungati i tempi previsti. Ma, viene assicurato, la nave sarà rimossa al più tardi questa estate, risolvendo un piccolo "giallo" sulla vera entità di tale ritardo. "Sei mesi di ritardo", avevano detto i tecnici di Titan e Micoperi, le aziende impegnate nel difficile cantiere, scatendando lo reazione del primo cittadino.

"I "sei mesi" però sono da calcolare rispetto al crono-programma ufficiale, stilato poco dopo l'assegnazione dei lavori, che fissava la data probabile per la fine dei lavori al 31 gennaio. Il vero ritardo, rispetto a quanto comunicato la scorsa estate, è invece di soli due mesi, corrispondente allo slittamento nella messa in sicurezza del relitto. Per questo, l'amministratore delegato di Micoperi aveva dichiarato lunedì sera a 'Porta a porta' che la nave sarà "rimossa entro la primavera".

Il ritardo dunque c'è, ma i lavori vanno avanti senza particolari intoppi, tanto che a breve la Concordia sarà definitivamente bloccata dai tiranti, iniziati ad installare ieri.

Fonte Tmnews