Grosseto, 20 agosto 2012  - In carcere c’è un pregiudicato di 29 anni, accusato di incendio doloso per aver appiccato il fuoco alle sterpaglie in un campo lontano qualche chilometro da Marina di Grosseto. Ma ora spunta una testimone: è una turista sfollata da uno dei camping minacciati dalle fiamme, che dice di aver visto il piromane in azione nella pineta pochi istanti prima che 80 ettari di verde venissero devastati dalle fiamme.

INDAGINI SUI RESTI DI ALCUNE BOTTIGLIE

E' caccia ai piromani degli incendi che sabato scorso hanno colpito Marina di Grosseto, sia quello che ha distrutto un maneggio uccidendo 19 cavalli, sia i due roghi appiccati alla pineta con evacuazione di tre campeggi e di 1.100 vacanzieri. I vigili del fuoco stanno svolgendo un accertamento tecnico su residui di bottiglie, esplose per il calore del fuoco, e stracci trovati ieri in tre punti della pineta grande di Marina di Grosseto.

Nelle indagini condotte con la polizia di Stato, si tratta di capire se quei vetri possono aver verosimilmente contenuto liquido infiammabile, e quindi essere stati gli inneschi usati dai piromani. Nessun indizio e' finora emerso, invece, dall'ispezione dei carabinieri e dei vigili del fuoco all'area dove c'era la stalla del maneggio Cavallonatura. Oltre alla prevalente ipotesi di dolo rimane seguita anche quella della causa accidentale visto che nella stalla era in funzione un impianto elettrico e si trovava anche una bombola di gas, apparati che potrebbero aver avuto un guasto. Tuttavia la rapidita' con cui la struttura e' andata distrutta, senza dare scampo agli animali, porta a propendere maggiormente per la causa dolosa.

INTANTO E' STATO ARRESTATO UN PIROMANE PER UN ALTRO INCENDIO: E' IL SECONDO ARRESTO IN DUE GIORNI. STAVA CERCANDO DI APPICCARE IL FUOCO A CALA VIOLINA - LEGGI

«Ho visto un uomo che preparava miscele nel portabagagli della sua auto in sosta — dice Consuelo Carnazza di Pavia —: con i miei familiari ho chiamato i carabinieri di Grosseto, l’allarme incendio a quell’ora era già scattato. Si dev’essere sentito osservato, perchè poco dopo è salito in macchina e se n’è andato. Prima di mettere in moto si è cambiato la maglietta, forse per non farsi riconoscere. In ogni caso la mia amica ha scattato una foto, anche alla targa, e l’ha consegnata alle forze dell’ordine. Ho temuto di essermi lasciata suggestionare, ma chi era con me ha giurato di aver visto le stesse cose: un uomo che versava dei liquidi in diversi contenitori. E sicuramente non era l’unico piromane in azione».

Dettagli che potrebbero servire a braccare i colpevoli: «Abbiamo vissuto attimi di terrore — dice ancora Consuelo —: quando ho visto le fiamme avevo con me i miei due bambini. Ci hanno consigliato di andare verso il mare, ma non si respirava. Agli stabilimenti balneari ci hanno dato mascherine e pezze bagnate contro il fumo. E ora continuo a pensare a quell’uomo».
 

Di sicuro non è il sospetto arrestato dai carabinieri: si chiama Valerio Acampora, è grossetano, ha 29 anni e qualche precedente per droga. Qualcuno l’ha visto nel pomeriggio di sabato scendere dal suo scooter e aggirarsi in un terreno, lontano da Marina, appena prima che bruciassero cento metri di sterpaglie: portava il casco ma è stato inchiodato dalla targa del motorino, segnalata ai carabinieri, che non ci hanno messo molto a rintracciarlo. Ha ammesso di essere passato da quelle parti, ma non di aver appiccato le fiamme.
 

L’incendio a Marina di Grosseto ora è spento, grazie al lavoro di una task force di 60 vigili del fuoco (tre dei quali sono rimasti intossicati dal fumo) e decine di volontari più tre elicotteri e un canadair, ma l’emergenza resta e le indagini sono appena all’inizio. Vigili del fuoco e Forestale non hanno dubbi: il rogo è doloso, hanno individuato i punti d’innesco e rivelano di essere in possesso di «elementi importanti» per individuare i responsabili.

Una ferita che le autorità locali si impegnano a sanare, restituendo a Marina la sua pineta. Le lacrime dell’assessore provinciale Enzo Rossi, ieri nella sala operativa antincendio, possono far sperare che sarà così. Ma ci vorranno decenni. Intanto il presidente della provincia, Leonardo Marras, parla di «terrorismo ambientale». E la città è impegnata nella gestione dell’emergenza. A partire dall’accoglienza dei turisti sfollati dal camping «Il Sole», minacciato dalle fiamme: mille, gran parte dei quali ha trascorso la notte al centro commerciale Aurelia Antica di Grosseto.

In 170 hanno dormito su brandine allestite nella galleria, altri 400 in macchina o in camper, nel parcheggio, con cena e colazione offerti dal Comune, mentre 200 hanno dormito negli agli stabilimenti balneari Tropical, Bertini e Bussola. Ieri, su un pullman messo a disposizione da Tiemme e dall’Aeronautica, hanno potuto tornare al camping per recuperare gli oggetti personali. Il campeggio resta chiuso e presidiato, contro gli sciacalli. Due giovani (un ucraino di 29 anni e un italiano di 22) sono stati arrestati perché sopresi a rubare cellulari e soldi nella spiaggia del camping vicino.

Gianluca Domenichelli