Grosseto, 14 giugno 2012 - Spuntano in Maremma, in uno studio legale, i primi risparmiatori - su un totale di parecchie centinaia in Italia - che temono di esser stati truffati dalla Rothsinvest di Robert Da Ponte, il finanziere americano sul quale pende un mandato di cattura di procura di Firenze e Ros dei carabinieri per aver raccolto
abusivamente in Italia oltre 250 milioni di euro di capitali e risparmi: denaro transitato da banche in Svizzera di cui al momento non ci sarebbe traccia.

Dopo la segnalazione del quotidiano Il Tirreno allo studio dell'avvocato Davide Novelli di Follonica (Grosseto) si sono presentate in tutto una quindicina di persone. Sono pensionati, lavoratori dipendenti, famiglie, che hanno affidato soldi ad uno dei quattro collaboratori di Da Ponte arrestati dai carabinieri, il grossetano Mario Bevilacqua, promotore finanziario.

Sono i primi a uscire allo scoperto dall'inizio dell'inchiesta, scattata con l'accusa di esercizio abusivo della raccolta del risparmio visto che la Rothsinvest non e' autorizzata a svolgere attivita' di intermediazione finanziaria in Italia. Al legale hanno chiesto come tutelare i loro interessi.

''Quelli venuti da me sono persone semplici, gente che ha impegnato la liquidazione, i risparmi, la vendita di un piccolo terreno - ha spiegato all'Ansa l'avvocato Novelli - Temono di esser stati truffati''.

''Mi hanno mostrato documenti che sembrano dei certificati di deposito su carta intestata a questa societa' svizzera Rothsinvest, dove si legge che avrebbe sedi a Zurigo, Tokio, Roma, Isole Vergini britanniche, ma penso che a questo punto potremmo considerarla 'carta straccia'''.

La procura di Firenze era 'incuriosita' dal fatto che nessuno si fosse fatto avanti per riavere indietro il denaro investito nelle promesse della Rothsinvest ''ma - dice il legale - da quello che mi dicono queste persone, molti non sanno dell'inchiesta''. Nei prossimi giorni l'avvocato di Follonica presentera' querele per truffa a nome dei suoi assistiti.