Grosseto, 4 marzo 2012 - I  TECNICI di Smit Salvage e Neri hanno aperto ieri pomeriggio la sala macchine del relitto della Concordia. Proseguono quindi le operazioni per lo svuotamento dei serbatoi della nave. Adesso gli operanti dovranno valutare la situazione in cui si trova questa parte dello scafo per poi entrarvi all’interno e avviare anche da qui lo svuotamento degli ultimi serbatoi.

 

Svuotamento che potrebbe concludersi entro i tempi previsti, dato che ormai più dell’ottantacinque per cento del carburante è stato asportato dalla nave.  Contestualmente i tecnici di Smit Salvage e Neri continuano nell’intervento di rimozione, mediante l’utilizzo di skimmer, del rilascio di olii dalle falle dello scafo, attività che ha già portato al recupero di quasi 3 metri cubi di idrocarburo.


Nel frattempo, il bel tempo ha portato sull’isola i primi turisti della stagione. Tra loro anche alcuni passeggeri della Concordia,  che hanno approfittato del fine settimana per tornare sull’isola che la notte del 13 gennaio li ha accolti dopo la loro drammatica disavventura. «Stiamo lentamente tornando alla normalità —  ha detto il sindaco, Sergio Ortelli —  anche se le forze in campo, nonostante il piano di ridimensionamento che abbiamo concordato, sono sempre molte. D’altronde gli impegni attorno alla nave non consentono pause».

 

Il pontone Meloria è stato quindi ormeggiato nella zona centrale della nave, da dove è stato aperto il varco verso la sala macchine. I palombari della Marina Militare proseguono, con il supporto del personale dei vigili del fuoco, le operazioni nel settore di prua dei ponti 3, 4 e 5. Iniziate inoltre le operazioni per ispezionare le cabine e i vani degli ascensori, sia quelli interni sia quelli panoramici. I palombari hanno esplorato anche il teatro, spingendosi fino ad alcune aree della zona riservata agli alloggi dell’equipaggio.
 

Proseguono anche le immersioni dei sommozzatori della polizia e dei vigili del fuoco per il monitoraggio dei «marker» che registrano i movimenti dello scafo. Dai rilievi eseguiti, non risultano anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del dipartimento di scienze della terra dell’università di Firenze, né nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat.
 

Riflettori puntati sull’isola, quindi, mentre proprio in questi giorni dovranno essere consegnati alla Costa i progetti di rimozione della nave proposti dalle varie ditte europee che sono state contattate per partecipare all’appalto. Tra le varie soluzioni dovrà essere scelta la migliore, ma su questo punto le richieste dell’isola sono sempre le stesse: portare via la nave tutta insieme. 
                                                                                                                                                                         Riccardo Bruni