Grosseto, 2 marzo 2012 - Emergono nuovi file sul naufragio della Concordia dalla procura di Grosseto. Registrazioni audio che sono agli atti dell'inchiesta. La trasmissione Matrix ieri ha diffuso le tracce delle telefonate partite dalla nave dopo l'impatto con lo scoglio. Sono i passeggeri ad avvertire le forze dell'ordine dell'emergenza. Al momento in cui Lucia Calapai, pratese, chiama i carabinieri, allarmata dalla madre a bordo della Concordia, le autorità non sono ancora state contattate dall'equipaggio. Poco dopo le 22 e 30 la caserma dei carabinieri di Grosseto è subissata di telefonate (audio): in un primo momento i toni sono contenuti, poi le richieste di aiuto si fanno disperate. "Salvateci, vi prego: ho dei bambini piccoli". Chiama anche il medico del Giglio: "Sono da sola in mezzo a 4mila persone". Ventinove minuti dopo la mezzanotte le telefonate arrivano dai passeggeri ancora a bordo. Risale alla stessa ora la comunicazione fra il Capitano della Guardia Costiera e il comandante della Concordia, di cui Matrix ieri ha diffuso un audio inedito. Con De Falco che incalza per quantificare l'emergenza, Schettino tentenna: "L'equipaggio è stato evacuato". "E i passeggeri?", chiede il capitano...

GLI INDAGATI - Gli indagati sono 9, al momento: oltre a Schettino e al primo ufficiale di plancia, Ciro Ambrosio, ci sono altri 4 ufficiali e 3 manager dell'unità di crisi di Costa Crociere, accusati a vario titolo di omicidio colposo, naufragio e omessa comunicazione alle autorita' marittime (Schettino anche di abbandono nave e passeggeri). Quattro gli ufficiali di plancia indagati: Andrea Bongiovanni, Roberto Bosio, Silvia Coronica e Salvatore Ursino. Tra il personale di terra di Costa Crociere, i 3 indagati sono Manfred Ursprunger, vicepresidente esecutivo fleet operation di Costa, il capo dell'unità di crisi Roberto Ferrarini e il fleet superintendent di Costa, Paolo Parodi. Agli ufficiali vengono contestati a vario titolo errori nella manovra di avvicinamento della nave al Giglio e non aver impedito l'errore al comadante stesso. Mentre ai responsabili dell'unità di crisi vengono imputate carenze nella gestione delle fasi emergenziali: sono accusati di non aver contattato, la sera del naufragio, la Direzione Marittima di Livorno, e questo fece partire in ritardo i soccorsi. Secondo i magistrati grossetani, i tre non predisposero misure tali da permettere interventi di soccorso tempestivi e non si attivarono per ottenere informazioni utili sull'incidente, non verificarono l'effettiva situazione della nave e quindi non furono in grado di fornire indicazioni utili a Schettino per gestire le fasi emergenziali del naufragio.

 IL BILANCIO DEL NAUFRAGIO - Il bilancio del naufragio della Costa Concordia è drammatico: 25 morti, e 7 dispersi. La nave è arenata all'isola del Giglio dalla sera del 13 gennaio scorso. Finora è stato pompato l'84 per cento del combustibile dai serbatoi, e almeno il disastro ambientale sembra scongiurato. Per la rimozione del relitto, la struttura commissariale spera di poterla portare a termine molto prima della fine dell'anno.

DOMNICA CEMORTAN: LA SERA DEL NAUFRAGIO BACIAI IL COMANDANTE SCHETTINO - La sera della tragedia della Costa Concordia il capitano Francesco Schettino e Domnica Cemortan si scambiarono un ''bacio appassionato'', forse preludio di una relazione, che pero' non fu consumata a causa del naufragio. Lo ha rivelato la 25enne moldava in una lunga intervista al britannico Daily Mail, qualche giorno fa. La Cemortan ammette di avere avuto una ''cotta'' per il 52enne Schettino, ma di non essere ''mai stata innamorata'' di lui. Il quotidiano britannico ipotizza però che Schettino, la sera del disastro possa essere stato 'distratto' dalla presenza della ragazza e che questo potrebbe aver pregiudicato la sua ''capacita' di giudizio''.

ACCERTAMENTI POLPOSTA SU PC TROVATO, POTREBBE ESSERE DI SCHETTINO - La Polizia postale sta facendo accertamenti sui pezzi di un computer portatile ritrovati in un parcheggio di Grosseto da un'operatrice ecologica. Il pc in questione potrebbe essere il famoso pc portatile del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino un computer che, come emerge dagli atti, era contenuto in una borsa di colore rossastro, recuperato dalla cabina del comandante nelle fasi successive allo scontro della nave con gli scogli, dalla 25enne moldava Domnica Cemortan e da lei consegnato allo stesso Schettino. Del pc si sono poi perse le tracce.

Secondo qualcuno l'oggetto sarebbe stato preso in consegna da un avvocato della compagnia, che però nei giorni scorsi ha detto di non sapere nulla del pc di Schettino; secondo altre indiscrezioni il computer sarebbe stato consegnato dal comandante a suo fratello, prima di essere sottoposto a fermo e quindi condotto in carcere.

L'operatrice ecologica ha consegnato alla polizia una borsa di colore rosso e violaceo recante la scritta 'Camaieu', identica a quella in cui Schettino custodiva il suo pc sulla nave. Il computer rinvenuto a Grosseto non è integro; ogni pezzo è stato repertato e gli investigatori stanno cercando di capire se dai pezzi rinvenuti, tra i quali un microprocessore, si possa risalire al proprietario o comunque all'utilizzatore del pc portatile.