Isola del Giglio, 22 gennaio 2012 - Se venisse confermato che la scatola nera della Costa Concordia non stava funzionando correttamente al momento dell'incidente all'isola del Giglio le responsabilita' sarebbero sia del comandante della nave che dell'armatore. Lo conferma un esperto della guardia costiera. I dispositivi di viaggio delle navi devono essere ispezionati e sottoposti a manutenzione regolarmente, almeno una volta ogni anno. La circostanza e' tanto piu' importante qualora la nave trasporti un alto numero di passeggeri. 

Il comandante Francesco Schettino durante l'interrogatorio di garanzia avrebbe rivelato ai magistrati che il back-up del sistema Vdr (Voice data recorder) era rotto da 15 giorni, a bordo lo sapevano e avevano anche chiesto al tecnico di aggiustarlo.

Schettino ha anche detto che sulla parte piu' alta della nave c'e' il Voyage data recorder un sistema che "registra a prescindere" secondo quanto spiegato dal comandante, ma che non e' stato
ancora recuperato. Se tutti i dati fossero stati persi, l'inchiesta si complicherebbe perche' mancherebbero elementi importanti per ricostruire l'accaduto.

Proseguono intanto le indagini della Procura di Grosseto per arrivare a ottenere il pc portatile che il comandante Francesco Schettino si e' portato dietro, sbarcando dalla nave. Il computer e' stato consegnato poco prima del suo arresto dall'uomo a una misteriosa donna bionda, che si sarebbe qualificata come un avvocato della Costa Concordia. Da questo pc gli inquirenti sperano di trarre elementi utili alle indagini, ma ne' l'oggetto ne' la donna sono stati ancora trovati. Domani intanto il commissario all'emergenza Franco Gabrielli sara' alle 13 in Procura per incontrare il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio, e poi alle 15 tornera' all'Isola del Giglio per il briefing con la stampa.

Costa Crociere dal canto suo smentisce ''categoricamente'' le voci, circolate su alcuni media, secondo le quali la compagnia avrebbe ricevuto il personal computer del comandante Francesco Schettino. ''In merito alle notizie riportate da alcuni media oggi, su una persona dell'azienda che avrebbe ricevuto il pc del comandante Schettino, - si legge in una nota ufficiale - Costa Crociere, sentita la persona, smentisce categoricamente di aver ricevuto alcunche' dal comandante Schettino''.


Intanto il commissario di bordo della 'Costa Concordia 'Manrico Giampedroni sulla possibilità che la scatola nera della nave recuperata abbia subito nel naufragio dei danni tali da rendere difficile, se non impossibile la sua decrittazione  ammette che è del tutto "inverosimile". "L'apparecchiatura - spiega Giampedroni - e' collocata oltre la plancia di comando e quindi e' ancor piu' protetta. Viene da chiedersi cosa si dovrebbe allora pensare delle scatole nere degli aerei che precipitano da migliaia di metri di altezza e dopo un impatto di grande rilevanza o anche quando ci sono esplosioni...". Com'e' noto, proprio sul contenuto della scatola nera fa affidamento il pool
di magistrati della Procura grossetana che indaga sul naufragio per avere notizie certe sulle comunicazioni intercorse la sera del 13 dalla plancia di comando della 'Costa Concordia' tra il comandante Schettino e l'unita' di crisi della compagnia di navigazione, a Genova, e forse con altri ancora. In piu', tutte le indicazioni sulla rotta e le variazioni di direzione della nave in quel tratto di mare. Per la difesa di Schettino la verita' e' li' dentro, in quei tabulati.