Grosseto, 30 dicembre 2011 - «Ho presentato alla Forestale una denuncia-querela contro ignoti affinchè sia fatta chiarezza sull’episodio increscioso che è accaduto l’altra sera in chiesa». Fra’ Stefano, parroco di San Francesco, è davvero amareggiato e deluso nel commentare il furto di due conigli (Cip e Ciop) che si trovavano all’interno di una gabbia nel presepe allestito nella chiesa di San Francesco, visitato e apprezzato da numerosi fedeli e, soprattutto, da bambini.«Mi sono dovuto giustificare proprio con i più piccoli sulla sparizione dei due animali — prosegue indignato il parroco — perchè proprio loro sono rimasti maggiormente delusi dal fatto che non hanno più trovato i loro conigli. Per questo mi sono dato da fare per trovare alri due conigli che ora sono custoditi nella gabbia. Un fatto increscioso, perché si tratta sempre di un furto in una chiesa, un episodio che, sicuramente, ha colpito tutta la nostra comunità».
Il furto, secondo quanto è stato possibile ricostruire, si è verificato la sera di martedì, intorno alle 19,30. In chiesa a quell’ora c’era Fra’ Mauro, che si è allontanato per qualche minuto dal presepe per andare a spegnere la luce nella Cappella della Madonna. E sembra che due persone, incappucciate, si siano impadronite della gabbia dove si trovavano Cip e Ciop. I due ladri, poi, hanno abbandonato la gabbia vuota in fondo alla chiesa mentre i due conigli sono stati messi in un sacchetto.
In chiesa a quell’ora c’era anche una fedele che è scappata fuori spaventata per l’accaduto. «Sicuramente un episodio assurdo e senza logica — conclude Fra’ Stefano — anche se al mondo vi sono cose ben più serie. Io non attribuisco a nessuno la parternità di quanto accaduto anche perché a quell’ora non mi trovavo in chiesa e, tanto più, i due ladri erano incappucciati». Onde evitare altri «allontanamenti forzati» dal presepe il parroco ha pensato bene di «blindare» le gabbie mettendo un lucchetto a quella dei conigli e a quella dei pappagalli. Ovviamente da parte della Forestale sono in corso le indagini al fine di individuare i colpevoli del furto sacrilego.
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