Gavorrano (Grosseto), 19 novembre 2011 -  Il gavorrano volta pagina. Anzi, capitolo. Un taglio netto con Guido Pagliuca e la sua avventura durata soltanto cinque mesi. E’ mancata signorilità nell’atteggiamento del tecnico di Cecina, quella che la società di Paolo Balloni esige e che non ha riscontrato nei modi dell’ormai ex tecnico. Una decisione repentina, poche ore ed è stato immediatamente scelto il suo sostituto, Renato Buso (nella foto). Pagliuca è oramai il passato, e nominarne solamente il nome irrita la dirigenza maremmana quasi come un’allergia. Buso è il presente. Ieri, dopo la presentazione ufficiale l’ex allenatore della Primavera della Fiorentina ha svestito camicia e giacca per indossare calzettoni e tuta per dirigere il suo primo allenamento dopo il blitz nella serata di giovedì in cui l’allenatore trevigiano ed il Gavorrano calcio si sono stretti la mano.


«Sono convinto che questa sia una soluzione giusta — esordisce il neo tecnico rossoblù — , sono rimasto molto colpito dalla serietà della società. Ho parlato con persone vere, che hanno voglia di parlare di calcio e non di fattori extracalcistici». Sicuro della sua decisione. Conscio delle difficoltà del campionato, Renato Buso è pronto a mettersi in discussione alla sua prima esperienza nei pro. «Ho sempre seguito tutto il calcio, dalla serie A alle categorie dilettanti. Conosco bene il campionato così come conosco gran parte della squadra. Alcuni ragazzi li ho allenati nelle giovanili, altri li ho affrontati da avversari, altri ancora, come Miano, già li conoscevo per la carriera». Ieri sera il primo allenamento, oggi il secondo, e domani siederà per la prima volta sulla panchina del «Malservisi—Matteini» per compiere l’impresa. «Ho pochi giorni per preparare la gara con L’Aquila, penso che riproporrò lo stesso modulo che i ragazzi hanno applicato fin qui in campionato. Poi — prosegue Buso —, inizierò a conoscere meglio i ragazzi. Non cercherò di imporre la mia idea di gioco, ma utilizzerò un modulo a seconda dei giocatori che ho a disposizione. Emozionato per l’esordio? No, direi più che altro entusiasta». Proprio l’entusiasmo è il fattore che l’ex viola pretende dai giocatori.


«Dopo il periodo negativo, adesso serve che i ragazzi ritrovino entusiasmo. Voglio giocatori che abbiano voglia di emergere». Anche se nega, l’emozione sul volto del quarantaduenne trevigiano di evince. Emozione ma anche tanta serenità che sembra essere tornata a Gavorrano. «Abbiamo bisogno di serenità e tranquillità qui a Gavorrano — chiosa il direttore sportivo Vetrini —, siamo orgogliosi che Buso si sia legato a noi». Stessa impressione anche per il vicepresidente Luigi Mansi «Buso è il tecnico giusto per noi — esclama il patron —, con lui vogliamo creare un percorso lungo, e sopratutto esigiamo signorilità in panchina». «Con Pagliuca si erano create divergenze insanabili — commenta il presidente Balloni —, ripartiamo da capo con Renato Buso». Renato Buso, un uomo solo al comando.