Grosseto, 9 agosto 2011 - LA PRESENZA della pantera nei boschi di Prata divide la popolazione della frazione del Comune di Massa Marittima. Ci sono abitanti scettici (che rimangono tali pur di fronte alle ultime segnalazioni di avvistamento) e quelli che invece ritiengono che l’avvistamento del felino non sia la solita bufala estiva e dunque la sua presenza necessiti di osservare prudenza. Se non un briciolo di paura. D’altra parte, nell’Alta Maremma, è sempre vivo il ricordo del coccodrillo «Birillo» indicato al Lago dell’Accesa nel 1998 e del puma intravisto un paio d’anni orsono a Tatti, per non credere di trovarsi ancora una volta di fronte alla messa in scena di qualche burlone.

 

Ma il dispiegamento di forze e il sindaco Bai che annuncia un’ordinanza ad hoc mettono comunque apprensione. «Io non l’ho vista — spiega Enzo Masini, pensionato — e non vorrei che si trattasse di una manovra ben studiata per allontanare i cercatori di funghi, specie i fiorentini che ogni volta ripartono carichi di cesti e panieri. Da 68 anni ho il permesso di caccia e non ho mai trovato animali esotici nei boschi circostanti». Prende sul serio la «minaccia» del felino invece Antonietta Masini commessa alla panetteria del paese: «La gente comincia ad avere paura — commenta — anche se finora nessun villeggiante ha abbandonato il paese per timore della pantera. Se sta così vicino ai poderi, vuol dire forse che è stata abituata a vivere con le persone e che non è aggressiva. Comunque, vanno bene le precauzioni che le autorità stanno prendendo».

 

Angelo Sanesi, pensionato, vive a Piombino ma ogni estate torna a Prata, dov’è nato: crede alla pantera, ma allo stesso tempo non crede che l’animale verrà catturato. E neppure teme che il felino possa attaccare l’uomo. «Secondo me — dice Sanesi — non la prenderanno mai, visto che nella macchia il cibo non le manca e penso che non arrivi mai ad attaccare l’uomo. Personalmente io non ho paura». E c’è chi non crede alla presenza della pantera nei boschi di Prata neppure di fronte alle foto scattate dagli uomini della Guardia forestale: «Non mi convince la presenza della pantera — dice Osvaldo Petri, pensionato —: penso piuttosto che sia una bufala, proprio come avvenne per il coccodrillo avvistato nel Lago dell’Accesa. Le tracce non ci sono, e non ci sono neppure denunce di smarrimento da parte di qualche circo: tutto può succedere ma finchè non la vedo con i miei occhi non ci credo».

 

E’ SCETTICO (e pure piuttosto infastidito per l’improvvisa «pubblicità» piovuta sulla frazione a causa dell’avvistamento del felino) anche Sergio Sacchelli, pensionato: «Proprio a Prata doveva capitare una cosa simile? Forse qualcuno ci prende per bischeri. Io comunque ci credo poco, poi si vedrà». Tutto sommato, però, a qualcuno la pantera fa paura. Ad esempio a Giovanni Brogi ex dipendente comunale: «Io ci credo: la pantera c’è, le persone che hanno fornito le prime segnalazioni sono tutte sincere e attendibili. In effetti — afferma — la gente è preoccupata e per paura di qualche brutto incontro non andrà a raccogliere i funghi. Nessuno dei villeggianti, però, ha lasciato il paese: tutti sono rimasti per andare la mattina al mare e godersi il fresco nel pomeriggio».