{{MMD_SX}}Follonica, 1 luglio 2011 - Serve innovare. Nella tecnologia, nei prodotti, nei processi. Una tesi sostenuta e condivisa da tutti gli ospiti del convegno: “Innovazione e nuovi modelli di sviluppo – Protagonisti del futuro”, che si è tenuto a Follonica nella sede di Elettromar, seconda edizione in cui l’assise annuale di Confindustria Grosseto si svolge presso la sede di aziende del territorio, modalità inaugurata con l’edizione 2010 presso La Nuova Solmine. Una sala gremita, quella che ha seguito i lavori del convegno sull’innovazione che si è svolto in occasione dell’Assemblea generale 2011 di Confindustria Grosseto. Ad accogliere i partecipanti, l’innovazione applicata alla tecnologia, attraverso i robot meccanici creati dagli studenti maremmani dell’ISIT di Grosseto e dell’ISIP di Arcidosso, che parteciperanno al campionato mondiale di RoboCup, e una galleria di manifesti, che mostrava, attraverso le immagini e le parole di aziende campioni di innovazione tecnologica, quanto tutte le aziende della provincia di Grosseto sono impegnate sul fronte della ricerca e dell’innovazione. Un impegno che è necessario sia sostenuto ad ogni livello.

Il convegno è iniziato con un video che, attraverso le testimonianze degli imprenditori e di chi lavora nell’impresa, ha mostrato come in Maremma si innovi e si possa e si debba continuare a farlo. Dopo i saluti del direttore di Confindustria Grosseto, Antonio Capone, e di Simone Turini, amministratore di Elettromar, c’è stato l’intervento di Mario Salvestroni, presidente di Confindustria Grosseto: “Leggendo con attenzione le più recenti analisi alla ricerca della pagliuzza d’oro della crescita, alla fine si arriva all’osso: la crescita nasce dall’innovazione in un contesto favorevole alle iniziative imprenditoriali che quell’innovazione producono, diffondono e consentono anche nei campi del vivere umano più remoti dall’attività produttiva. Innovazione in senso molto ampio, non solo di processi e prodotti grazie all’applicazione di tecniche nuove, ma del modo stesso di fare impresa e anche nella cultura in generale, che abbraccia pure le mode e i cambiamenti dei gusti.
Dal punto di vista delle politiche di sviluppo, anche le più recenti indagini di Confindustria sulle Piccole e Medie imprese evidenziano come innovazione e ricerca di nuovi mercati costituiscono le strategie che consentono alle imprese di crescere, in provincia di Grosseto come nel resto del Paese. L’innovazione viene quindi a confermarsi ancora una volta di più un driver fondamentale per lo sviluppo, una condizione strutturale per competere”.

Diana Bracco, responsabile per Confindustria del progetto speciale "Ricerca e innovazione", collegata in video conferenza con la sala del convegno, ha ribadito come attraverso ricerca e sviluppo si debba creare maggior valore e come sia necessario diffondere la cultura dell’innovazione non solo tra le imprese ma anche tra le istituzioni: “Stiamo attraversando una fase cruciale ed è urgente una riforma strutturale che si basi su innovazione e ricerca. Tutti devono fare la propria parte con impegno, la globalizzazione chiede innovazione, per mantenere l’esistente, per costruire il nuovo, per creare nuovi posti di lavoro”.

Nel suo intervento Giovanni Lamioni, presidente Camera della Camera di Commercio di Grosseto, ha evidenziato come in Maremma siano presenti grandi criticità, una per tutte, una dotazione infrastrutturale quasi inesistente, ma anche un patrimonio da valorizzare e promuovere, affinché il brand Maremma trovi sempre più spazio sui mercati nazionali ed internazionali. Il tema del ruolo fondamentale delle infrastrutture come leva per lo sviluppo, affrontato dal presidente Salvestroni nella sua relazione, è stato ripreso anche dal presidente della Provincia Leonardo Marras, che ha ribadito come sia necessario riuscire a portare avanti i progetti di realizzazione delle arterie stradali, ma, dato il momento di crisi della finanza pubblica, sarà necessario l’intervento anche dei privati perché i lavori possano essere conclusi. Daniel Kraus, vicedirettore generale di Confindustria, ha richiamato l’attenzione dei presenti su un elemento dirimente: “il problema – ha detto Kraus – è che manca il sostegno all’innovazione, un sostegno che consenta di introdurre l’innovazione in modo strutturale nella vita dell’impresa e nei processi di sviluppo economico”.

In sintonia con gli interventi precedenti anche quello di Gianfranco Simoncini, assessore alle Attività Produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana: “Le difficoltà continuano ad essere pesanti. Siamo entrati nella crisi con una Toscana che cresceva meno del resto del paese, dobbiamo cambiare ritmo, facendo in modo che il settore manifatturiero torni ad essere un motore dello sviluppo della nostra regione: per far questo dobbiamo puntare sulla ricerca e sull’innovazione”.  Fabrizio Paganucci, di Alta Spa, spin off dell’Università di Pisa, ha portato una testimonianza concreta di come la ricerca possa sposare l’innovazione e creare un’impresa che dalla Toscana porta la tecnologia innovativa nel mondo. E’ stata Antonella Mansi, presidente di Confindustria Toscana, a concludere con il suo intervento, il convegno: “In Maremma l’innovazione c’è, ci sono le aziende che fanno ricerca, dobbiamo impegnarci affinchè queste aziende contagino tutto il tessuto economico e non solo che gli sta intorno e la cultura dell’innovazione e della ricerca si diffondano. L’innovazione è, prima di tutto, un modo di pensare e di agire, che, in quanto imprenditori, abbiamo nel Dna: il futuro non lo si prevede ma lo si costruisce tutti i giorni. Questo è il vero spirito di chi innova”.