Grosseto, 16 febbraio 2011 - Nel ruolo del ladrone Sergio Pizzetti, crocifisso accanto a Gesù. A interpretare il centurione, invece, Silvano Pierucci. Due roccastradini che avevano 17 e 18 anni quel 15 febbraio 1961, quando il Comune maremmano — alle Tombarelle — diventò il set del film ''Barabba'' di Richard Fleischer, un kolossal interpretato (tra gli altri) da Anthony Quinn, Silvana Mangano e Vittorio Gassman. Cinquant’anni fa, proprio ieri. Una scena magica: la crocifissione immortalata sulla pellicola al momento dell’eclissi totale di sole. Niente effetti speciali, dalle colline di Roccastrada l’eclissi era più visibile che nel resto d’Italia. E il regista scelse alcune comparse proprio sul posto.

 

''Eravamo al bar quando ci hanno notati — ricorda Silvano Pierucci, il centurione — e probabilmente mi scelsero per interpretare il soldato romano perché ero molto alto: non certo per altre ragioni, visto che non avevo mai recitato prima di allora e non l’ho mai più fatto in futuro. Ho accettato subito, senza pensarci un istante: all’epoca c’era tanta miseria e ricordo che ci hanno pagato 15 mila lire, parecchi soldi per quegli anni. Per non parlare della popolarità che ne abbiamo ricavato tra le donne: alle feste da ballo, qui a Roccastrada e nei paesi vicini, bastava dire che avevamo recitato in un film per attirare le attenzioni di qualsiasi ragazza. Il set? Ricordo il freddo che abbiamo patito, nonostante i superalcolici che ci facevano bere per riscaldarci. Che sbornia abbiamo preso! C’era un clima di festa. E dopo le riprese abbiamo avuto un’altra sorpresa: nella casa vicina al set che adoperavamo per cambiarci i costumi è venuta a trovarci Silvana Mangano, ricordo che era incinta e fu molto gentile con tutte noi comparse. E’ stata davvero un’esperienza magica, indimenticabile: non solo per noi che avevamo 17 anni, ma anche per Roccastrada. Peccato che nessuno, qui nel nostro Comune, abbia pensato di organizzare qualche iniziativa per ricordare l’evento. Vorrà dire che ci penseremo noi''.

 


Una carriera cinematografica lunga appena un giorno impreziosisce anche i ricordi di Sergio Pizzetti, che nel 'Barabba' di Richard Fleischer interpreta addirittura uno dei ladroni crocifissi accanto a Gesù Cristo. ''Se il mio compaesano Silvano l’hanno preso perché era alto — ricorda Sergio Pizzetti — credo proprio che il regista scelse me perché ero magro. Ricordo che arrivò qui in paese su un macchinone americano, lungo lungo. Mi notò e mi disse subito di andare con lui. Mi portò nel campo dov’erano state piantate le croci, per fare le prove, con i chiodi finti e il sospensorio. E il giorno dopo abbiamo girato la scena: ci siamo svegliati all’alba per essere pronti al momento dell’eclissi di sole. Ero praticamente nudo, con una barba finta. Non potrò mai dimenticare il freddo che ho patito quel giorno, nonostante i bicchierini di grappa e cognac che i collaboratori del regista davano a tutti gli attori per riscaldarci. C’erano persino i medici sul set, per precauzione. E dopo le riprese ho conosciuto Silvana Mangano. Quanti ricordi. A casa ho una copia del film che mi ha procurato un amico: a volte mi capita di riguardarlo, la nostra scena è proprio all’inizio del film''.