Grosseto, 11 gennaio 2011 - ANNO NUOVO, bolletta nuova per l’Acquedotto del Fiora. Non soltanto per quanto riguarda l’aumento annunciato dall’Ato 6 Ombrone, per coprire i costi della restituzione dei soldi pagati per una depurazione non ottenuta, ma anche per la veste grafica.

 

Perché spesso la lettura risulta tutt’altro che di immediata comprensione. Dunque un’operazione necessaria per rendere più trasparente la bolletta, come tiene a precisare Serenella Scalzi, responsabile dell’area commerciale dell’Acquedotto del Fiora.
 

 

«PER QUANTO riguarda la prima pagina — spiega la dottoressa Scalzi — quella dove sono riportate le informazioni sull’utente e sul tipo di contratto, abbiamo deciso di inserire uno specchietto dove dettagliare la tipologia dell’utenza, descrivendo il periodo dei consumi e il tipo di fatturazione. Oltre ad aggiungere una informativa più elaborata dei contatti che i cittadini possono avere con la società. Qui saranno elencati gli sportelli del Fiora cui rivolgersi per poter ricevere informazioni. E sarà ridotta la parte dove riportiamo gli estremi della normativa sul contratto idrico integrato».
 

 

LA PARTE retrostante (il secondo foglio) della bolletta, quella dove sono elencati i costi per i vari consumi, dovrebbe rimanere invariata, fatta eccezione per le modalità di pagamento. «Abbiamo già deciso e dovremmo quindi renderci operativi in questo senso — ha proseguito Scalzi — per i pagamenti tramite Lottomatica e tramite sportelli Coop». Tipi di saldo delle fatture che si aggiungerebbero a quelli già possibili con il bollettino che viene inviato ai cittadini, oppure con domiciliazione bancaria o postale. Oppure on-line, come spiegato sul sito internet dell’Acquedotto del Fiora.
 

LE LETTURE che vengono eseguite dal gestore del servizio di solito sono semestrali, per le tipologie di contratto domestico o commerciale ma che non rientrino tra le cosiddette «grandi utenze», cioè quelle che superano i 350 metri cubi l’anno. In questo caso la lettura eseguita dal gestore è mensile.
 

 

«UN GROSSO punto da risolvere — ha concluso la responsabile dell’area commerciale — sono le spese postali per l’invio delle fatture. Incidono moltissimo sulle nostre casse, basta pensare che in media, per ogni utenza, spendiamo da 0,70 a un euro per le centinaia e centinaia contratti gestiti dall’azienda». L’ultimo foglio che viene inserito nel plico della bolletta riguarda la specifica dei costi per metro cubo. Quello dell’acqua, infatti, varia a seconda dei consumi, incrementando con l’aumentare dei metri cubi utilizzati. Si va da 0,618 euro per metro cubo fino ad un consumo annuo di settanta e si arriva a 2,446 euro per lo scaglione che va da 201 a 350 metri cubi. Oltre questa cifra, cioè le grandi utenze, la tariffa raddoppia quasi fino a 4,261. Stessa variazione per quanto riguarda gli importi che vengono pagati per fognatura e depurazione.
Cristina Rufini
(1 - continua)