GROSSETO, 10 luglio 2010 - Li chiamano «giocattoli sessuali». Per gli esperti «dildo». Sono vibratori, simulacri fallici usati a volte anche come oggetti artistici. Magari da venerare. Sicuramente sono usati da individui di ogni sesso e orientamento sessuale. Da soli, con un partner. O magari in gruppo. Nei giorni scorsi, all’ospedale della Misericordia di Grosseto, è successo un incidente, sicuramente poco «normale», anzi decisamente scandaloso soprattutto per gli operatori sanitari di turno. Un uomo di circa 45 anni, proveniente da un paese collinare distante dal comune capoluogo si è infatti presentato al pronto soccorso del nosocomio Misericordia con un vibratore completamente inserito nell’ano. Un oggetto della lunghezza di oltre 30 centimetri che faceva patire non poco il quarantacinquenne. Che, tra l’altro, aveva raggiunto il presidio ospedaliero grossetano dopo un percorso alquanto tortuoso. Infatti, prima di presentarsi al Misericordia aveva «tentato» di farsi estrarre il fallo di plastica all’ospedale di Pitigliano. Ma non c’era stato nulla da fare. Al punto che i sanitari gli avevano consigliato di rivolgersi a Grosseto, dove addirittura avrebbe potuto essere sottoposto a un intervento chirurgico. Ecco che il «viaggio» è stato necessario per estrarre quell’incombenza che iniziava a «pesare». Soltanto dopo qualche ora, ma soprattutto dopo un lavoro davvero impegnativo di svariate equipe di medici che si sono «succedute» per trovare la formula migliore, il fallo è stato estratto. Naturalmente tra lo stupore generale.