Pitigliano (Grosseto), 17 marzo 2010 - Omeopatia, agopuntura, fitoterapia. Entro la fine di giugno l’ospedale Francesco Petruccioli sarà la prima struttura pubblica a livello internazionale a poter curare i propri pazienti anche con trattamenti medici non convenzionali. Il termine è stato indicato ieri pomeriggio, durante la presentazione del progetto al teatro Salvini di Pitigliano, dal presidente della commissione regionale Sanità Fabio Roggiolani. Nel centro di medicina integrata della città del tufo i pazienti avranno la possibilità di curare dolori cronici, malattie reumatiche, psoriasi e dermatiti allergiche con pratiche mediche alternative. L’iter del progetto che farà del Petruccioli di Pitigliano la prima struttura pubblica di medicina integrata in Italia è partito nel 2008 con l’istituzione di un gruppo di lavoro da parte della Giunta Regionale. Nel 2009 è poi arrivato il finanziamento di 660mila euro.

 

Lo scorso ottobre a Pitigliano sono partiti i corsi di aggiornamento su agopuntura e fitoterapia rivolti al personale medico e paramedico. Nel corso della presentazione di ieri, i relatori (oltre al presidente della commissione regionale sanità Fabio Roggiolani, il progetto è stato discusso dal direttore generale della Asl 9 Fausto Mariotti, dalla responsabile Simonetta Bernardini e da figure di spicco del settore come il direttore dell’ospedale omeopatico di Glasgow David Reilly) non hanno nascosto la loro soddisfazione. "E’ un’opportunità straordinaria per il nostro territorio — ha detto il sindaco Dino Seccarecci — oltre ad aumentare l’offerta sanitaria per i cittadini, rappresenta anche il veicolo di chiare opportunità economiche".