Costa Concordia, è ufficiale: la nave lascerà il Giglio martedì / IMMAGINI / VIDEO / TWEET

LE NUOVE FOTO DENTRO LA NAVE Presenza di acido sui ponti riemersi: era ampiamente preventivato, è causato dalla decomposizione di materiale organico. La nave pesa 4mila tonnellate in più delle 70mila previste LE RELIQUIE DELLA CONCORDIA / FOTO: GLI OGGETTI / LA CABINA DI SCHETTINO: FOTO / LIVE CONTINUO CON HASHTAG #concordia / VIDEO LIVE 24 H (YOUREPORTER) / SUCCESSO DELLA PRIMA FASE

La Costa Concordia con il ponte cinque ora tutto scoperto

La Costa Concordia con il ponte cinque ora tutto scoperto

Isola del Giglio (Grosseto), 19 luglio 2014 - Adesso c'è l'ufficialità: la Concordia lascerà l'isola del Giglio martedì. Lo ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli in conferenza stampa al Giglio. "Si è deciso di iniziare le operazioni vere e proprie di allontanamento vero e proprio nella mattinata di martedì prossimo dopo l'arrivo del primo traghetto proveniente dalla costa proveniente da costa di Santo Stefano alle 8.30. Le operazioni dureranno dalle 4 alle 6 ore". La nave intanto si è sollevata di sei metri. "A breve - ha detto il responsabile Costa Franco Porcellacchia durante il briefing al Giglio - si vedrà la prua". 

A far preferire la giornata di martedì per il rigalleggiamento della Concordia sono state principalmente le previsioni meteo: tra domenica e lunedì, ha spiegato Daniele Grifoni del Lamma, è atteso un aumento del moto ondoso e dei venti, che dovrebbero attenuarsi proprio martedì. "Domenica - ha detto Grifoni in conferenza stampa al Giglio- è atteso un rinforzo del vento di scirocco, che in serata potrà raggiungere anche i 20, 25 nodi. E' un vento che determina l'innalzamento del moto ondoso proprio sul lato dell'isola dove c'è la nave. Ci sarà un'onda media intorno al metro, con onde massime anche di un metro e novanta." "Per quanto riguarda la tendenza - ha precisato Grifoni- nel corso della notte tra domenica e lunedì il vento di scirocco sarà di libeccio, quindi poco mosso dove c'è la nave. Il libeccio determinerà un graduale aumento del moto ondoso di tutto il mare al largo, a tratti anche di 20, 25 nodi. Questo - ha continuato l'esperto del Lamma- determinerà già dalla mattinata di lunedì altezza d'onda intorno all'isola pari anche 1,50 metri, fino a 2 metri. Gradualmente nel corso della notte tra lunedì e martedì è attesa un'attenuazione dei venti e del moto ondoso a partire dal lato nord dell'isola. "E' prematuro -ha detto ancora Grifoni- andare nel dettaglio sul mare e sul vento che potrà trovare nel tragitto verso Genova, ma sembra che fino a sabato tutto si apre una finestra favorevole all'operazione." 

La Concordia dunque continua ad alzarsi ed ora il ponte cinque, il ponte Italia, è completamente visibile. Mentre il peso totale della Concordia è di 4mila tonnellate in più rispetto alle settantamila previste. Che la nave si stia alzando se ne accorge soprattutto la gente di Giglio Castello, che può vedere dall'alto la nave in tutta la sua interezza. E si arriva anche al ponte 4, il ponte Grecia, anche quello è quasi del tutto scoperto. Poi sara' la volta dell'ultimo, il Belgio, a riemergere dalle acque. Si lavora ancora ad una catena del cassone di poppa che in questi giorni ha dato i maggiori problemi, ma e' solo una delle quattro con cui e' legato allo scafo e non desta preoccupazioni. Intanto i mezzi utilizzati per mettere in tensione i cavi, il Ciclope e il Cosentino, gia' si sono spostati a prua per sistemare gli ultimi due cassoni da calare in acqua. "Stamani sono state fatte le prime verifiche sul peso della nave. Avremo i dati precisi nel primo pomeriggio, ma i numeri al momento disponibili sono confortanti" spiega Maria Sargentini, che per la Regione Toscana presiede l'Osservatorio di monitoraggio sulla rimozione della Concordia che si e' riunito anche stamani alle otto. Nella riemersione del ponte cinque gli operatori si sono imbattuti in sacche di acido solfidrico, l'H2S, il gas che sa di uovo marcio e che si origina dalla decomposizione di materiale organico. La presenza era comunque ampiamente attesa, il personale era preparato e non desta preoccupazioni e rischio per gli abitanti. Al contatto con l'aria infatti evapora in atmosfera.