Processo Concordia, la Regione insiste sui danni

Alla terza udienza assenti l’ex comandante e anche i suoi legali Senese e Laino

Alla terza udienza del processo Concordia, oltre il comandante Schettino, assenti anche i legali  Senese e Laino

Alla terza udienza del processo Concordia, oltre il comandante Schettino, assenti anche i legali Senese e Laino

Grosseto, 6 maggio 2016 – Il «conto» della Regione e l’assenza della difesa dell’ex comandante Francesco Schettino al centro della terza udienza del processo Concordia davanti alla Corte di Appello di Firenze. Quasi a voler dimostrare che non è importante quanto viene raccontato e chiesto in aula dalle parti civili. La Regione Toscana subì un danno non patrimoniale, morale, notevole col naufragio della nave Costa Concordia davanti all’isola del Giglio il 13 gennaio 2012 e pertanto ha fatto bene il tribunale di Grosseto a riconoscerlo nella sua sentenza di condanna di primo grado, accanto al danno patrimoniale: così gli avvocati dell’ente, Francesco Bevacqua e Raffaella Tucci, nell’udienza odierna del processo di appello a Francesco Schettino, imputato, e alla compagnia Costa Crociere, responsabile civile.

La Regione è parte civile nel processo. La compagnia Costa spa, appellante, aveva indicato tra i suoi motivi anche quello di non riconoscere il danno non patrimoniale alla Regione Toscana. Invece, i legali della Regione nella loro discussione hanno chiesto la conferma della sentenza di primo grado e ribadito la fondatezza del riconoscimento del danno non patrimoniale - per il quale il tribunale ha stabilito 50.000 euro di provvisionale - sostenendo che l’incidente dovuto alla manovra di Schettino causò «danni a beni un vulnus al governo del territorio, al turismo, alla valorizzazione a alla tutela del paesaggio».

Gli avvocati della Regione hanno anche richiamato una sentenza della Cassazione dedicata al caso ThyssenKrupp per ricordare che «gli enti territoriali hanno un patrimonio di beni immateriali da tutelare». Tra questi anche il principio della sicurezza sui luoghi di lavoro dato che «sulla Costa Concordia dei 32 morti, cinque erano dell’equipaggio». Assente anche oggi l’imputato Francesco Schettino. Ma erano assenti anche i suoi avvocati Saverio Senese e Donato Laino. Avrebbe dovuto essere presente l’avvocato Senese ma «un contrattempo personale - ha spiegato lui stesso - mi ha impedito di venire a Firenze oggi. Ho comunque avvertito la cancelleria, sia per fax, sia per e-mail, sia telefonando».

Per costituire le parti, sono stati comunque nominati per la difesa di Schettino due avvocati di ufficio. Sull’assenza dell’ex comandante l’avvocato Senese ha spiegato che «deciderà lui se e quando venire in udienza. Al momento ha deciso di non dare più messaggi pubblici di sé con la sua presenza ma di far parlare i fatti».