Come difendere i cereali dagli insetti, la sfida del Leopoldo di Lorena

Presentato il sistema testato nel laboratorio dell’istituto grossetano

innovativo processo per la conservazione dei cereali sperimentato in laboratorio (Foto Aprili)

innovativo processo per la conservazione dei cereali sperimentato in laboratorio (Foto Aprili).

Grosseto, 26 luglio 2016 - In un momento in cui il settore cerealicolo non gode di buona salute a causa della crisi economica dovuta alla competizione con i mercati esteri, un approccio vincente alla materia arriva da Grosseto. Il connubio formato dal centro ricerche Crisba, il laboratorio dell’Isis Leopoldo II di Lorena, e l’azienda grossetana Eurosider di Ottavio Milli ha portato ad un grande risultato. Un anno di ricerche scientifiche, condotte su prototipi di un brevetto Eurosider per la conservazione dei cereali in atmosfera controlla di azoto, ha portato importanti evidenze circa il mantenimento della qualità e della salubrità del mais stoccato in azoto, con un approccio innovativo ed eco-compatibile. Da Grosseto parte quindi la sfida vincente per lo sviluppo della cerealicoltura, puntando su una produzione di cereali di buona qualità, garantendone la salubrità nelle varie fasi della filiera e proporre ciò come valore aggiunto per il marketing di settore.

Il centro ricerche Crisba dell’Isis «Leopoldo II di Lorena«, che coniuga la ricerca scientifica alla formazione scolastica, e l’azienda Eurosider hanno saputo unire i propri punti di forza in una collaborazione dalla quale sono usciti notevoli risultati per l’innovazione della cerealicoltura. Il Crisba, alla costante ricerca di strumenti eco-compatibili per l’agricoltura, ha focalizzato il proprio interesse sulla filiera cerealicola: in questo caso l’attenzione del centro ricerche si è focalizzato sullo stoccaggio del cereale, una fase intermedia della filiera durante la quale molti fattori possono compromettere la qualità delle granaglie conservate, soggette a fenomeni di deterioramento e all’attacco di funghi e insetti infestanti. Il supporto di Eurosider si è inserito in tale fase, fornendo al Crisba un impianto innovativo e brevettato per la conservazione dei cereali in atmosfera controllato di azoto. Si tratta di una tecnologia che, attraverso un sistema di membrane, separa l’azoto dall’aria atmosferica e lo immette automaticamente all’interno di un silos a tenuta. L’azoto sostituisce l’ossigeno nell’atmosfera di conservazione di grano e mais in minisilos su scala di laboratorio, ottenendo risultati particolarmente interessanti.

«I risultati più interessanti ottenuti dalle sperimentazioni – hanno spiegato Giampaola Pachetti, direttrice del Crisba, e Lorenzo Moncini, responsabile delle attività di ricerca –, riguardano la difesa delle produzioni da popolazioni di temibili insetti come il punteruolo dei cereali, il tribolio delle farine e la tignola fasciata che, dopo pochi giorni in atmosfera con una percentuale di azoto superiore al 95%, vanno incontro ad una totale mortalità». Questi insetti causano perdite quantitative e qualitative del cereale immagazzinato, pertanto si è soliti intervenire con prodotti chimici fumiganti altamente tossici per l’uomo. Nell’ottica dell’eco-compatibilità, il brevetto testato dal Crisba rappresenta un’alternativa a basso impatto ambientale per la gestione tradizionale dello stoccaggio e una delle poche soluzioni tecniche percorribili nel caso delle produzioni biologiche».

Andrea Capitani