Piccolo di capriolo nato nelle bandite di Scarlino

Il cucciolo e la madre «immortalati» dalle fototrappole che si trovano nella riserva

IL piccolo di capriolo nato in un’area delle Bandite di ScarlinoIL piccolo di capriolo nato in un’area delle Bandite di Scarlino

IL piccolo di capriolo nato in un’area delle Bandite di ScarlinoIL piccolo di capriolo nato in un’area delle Bandite di Scarlino

Grosseto 25 giugno 2015 - Un cucciolo di capriolo, o se vegliamo un Bambi, è nato all’interno delle bandite di Scarlino. La buona notizia arriva dal Centro studi faunistici della Toscana meridionale: la fototrappola posizionata all’interno del recinto ha immortalato la femmina con al fianco il piccolo. Un evento che testimonia il buon esito della gravidanza e porta così a due il numero di esemplari da poter liberare in un’area protetta del sud Italia appena il piccolo sarà in grado di affrontare la cattura e il viaggio.

La femmina, probabilmente allevata dall’uomo (portava infatti al collo dei collarini colorati) si trovava all’interno di un’area addestramento cani dell’azienda Pietratonda, sul territorio comunale di Civitella Paganico, una zona poco sicura per lei a causa della presenza frequente di cani in attività. Personale della Provincia di Grosseto era intervenuto ad aprile (sebbene non fosse il momento più idoneo per la cattura ma proprio per evitare che potesse partorire nell’area addestramento cani) e dopo la cattura, la femmina era stata trasportata , con un mezzo attrezzato, nel recinto del centro studi faunistici della Toscana Meridionale gestito dalla Provincia stessa, in collaborazione con le Bandite di Scarlino e situato in località Santa Lucia.

Era stata liberata dopo averle tolto i collarini e aver effettuato i prelievi per le analisi genetiche. I risultati delle analisi hanno confermato che si tratta di capriolo italico, la sottospecie autoctona della provincia di Grosseto. Madre e piccolo potranno essere trasportati e rilasciati in un’area protetta del sud d’Italia a scopo conservazionistico.