Buoni, Agitalia sicura sul valore. Ma Poste mette in guardia

Dall'associazione segnalazioni che lasciano dubbi

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Grosseto, 6 novembre 2014 - BARBARA, l’ultimo caso. Ma prima di lei i familiari di Baldino, e ancora prima Lucia. Con cadenza quasi trimestrale, da Agitalia «Associazione per la giustizia in Italia», arrivano segnalazioni di miracolosi ritrovamenti di buoni postali vecchissimi. Che possono essere rivalutati a loro dire, compresi interessi e rivalutazioni. L’ultima segnalazione, a settembre scorso, riguardava il ritrovamento di un buona del 1941 di 100 lire che oggi, secondo Agitalia darebbe diritto ad incassare 11mila euro.

«Abbiamo già inviato la diffida — ci ha spiegare Andrea Pallante, dell’Ufficio di direzione — a Poste Italiane e stiamo aspettando la risposta». Ai nostri dubbi su come sia possibile che buoni postali — questo in particolare della durata trentennale — emessi quando addirittura c’era ancora il Regno d’Italia diano ancora diritto a incassare soldi. «Non si tratta di buoni — ha aggiunto Pallante — che vanno in prescrizione. L’unica attenzione, per gli eredi, è la richiesta da fare entro dieci anni da quando si è venuti a conoscenza del titolo».

Barbara, grossetana, secondo quanto riferito da Agitalia, ha scoperto l’esistenza del buono postale nella casa della nonna paterna. Più o meno avviene sempre così. La segnalazione che ci era giunta a giugno scorso riguardava il recupero di quattro buoni postali fruttiferi da 500mila lire ciascuno risalenti agli anni Novanta. Buoni che darebbero il diritto di incassare, sempre secondo Agitalia, 115mila euro. A marzo scorso, invece, c’era stata inviata la segnalazione di un 96enne che aveva recuperato un libretto postale del 1919 con 100 lire che gli davano diritti, oggi, a chiedere 24 mila euro.

I DUBBI, riteniamo siano legittimi. tanto più che da Poste Italiane non vengono confermate le cifre e, soprattutto, neanche il diritto a riscuotere simili buoni postali. Anzi. Per sapere se il titolo che si possiede ha ancora un valore, Poste inviata ad andare sul proprio sito internet e nella sezione del calcolo dei titoli postali, inserendo un numero di serie è possibile sapere se e quanto quel buono valga. Non è possibile inserire buoni con una data anteriore al 1968. Agitalia, però, insiste che è possibile riscuotere anche quelli vecchissimi. «Alcune volte — conclude Pallante — dobbiamo ricorrere alle cause civile. Ma spesso riusciamo a transare con Poste sulla cifra». L’interesse di Agitalia per queste pratiche ha un prezzo. «Noi chiediamo 110 euro per istituire tutta la pratica — sottolinea Pallante — Salvo che non si debba ricorrere a una causa civile».