Omicidio Benetti, in aula l'amico di Bilella: "La toccò, lei non voleva. Gli dissi di lasciarla in pace"

Volpi racconta alcune confidenze che Bilella gli fece: "Disse che l'aveva toccata al seno e che lei si era arrabbiata dicendogli che avrebbe dovuto smettere" / BILELLA, RIPRENDE L'UDIENZA / "FRANCESCA INFASTIDITA DALLE AVANCES DI BILELLA" / I GIUDICI FIORENTINI DECIDERANNO SE LA CORTE DI GROSSETO POTRA' PORTARE AVANTI IL PROCESSO / IL DOSSIER SU BILELLA

Antonino Bilella in tribunale (foto Aprili)

Antonino Bilella in tribunale (foto Aprili)

Grosseto, 28 maggio 2015 - «Mi raccontò che un giorno, quando la Benetti era alla tenuta di Potassa, lui l’aveva presa per un braccio e l’aveva toccata al seno e che lei si arrabbiò e gli disse che non lo denunciava ma doveva smettere. Io dissi a Nino che doveva smettere, che se lei non ne voleva sapere la doveva lasciare in pace». Lo ha raccontato Lido Volpi, agricoltore di Campagnatico, amico di Antonino Bilella, l’ex custode di Villa Adua sotto processo per l’omicidio di francesca Benetti, rispondendo alle domande del pubblico ministero Salvatore Ferraro, nell’udienza in corso a Grosseto del processo ad Antonino Bilella. Volpi è l’amico dell’ex custode. Colui con il quale aveva maggiori rapporti da quando Bilella si era trasferito in Maremma. E’ nell’abitazione di Volpi che Bilella a trascorso l’ultima notte prima di essere arrestato.

“Mi telefonò poco prima delle 20 per dirmi che non sarebbe potuto venire a mangiare la bruschetta, perché, mi disse, ‘Qui mi sa che mi arrestano, vieni a Follonica a prendere le chiavi della tenuta per andare a dar da mangiare alle galline e ai cani’. Io gli dissi che non c’erano problemi, ma poco dopo mi ritelefonò dicendo che era andato tutto bene e che sarebbe venuto. In realtà arrivò due ore dopo e trascorse da noi la notte. Mi sembrò molto stanco, provato e lui lo spiegò con lo scombussolamento dell’interrogatorio appena sostenuto dai carabinieri. Rimase da noi, la mattina successiva dopo aver fatto colazione, mi salutò e se ne andò. E’ stata l’ultima volta che l’ho visto”. E’ un’altra parte del racconto dell’amico di Bilella, Volpi, riferendosi a quanto accaduto l’8 novembre del 2013, quando Francesca era scomparsa da quattro giorni. Il giorno successivo, era il 9 novembre, dopo la scoperta delle macchie di sangue nell’appartamento e nell’auto di Bilella, l’ex custode fu arrestato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.