Omicidio Benetti, Bilella a processo. La parte civile: "Bugie consapevoli"

E’ iniziata la tre-giorni di processo ad Antonino Bilella che potrebbe portare già giovedì prossimo nella sentenza della Corte di Assise

L’imputato dell’omicidio di Francesca Benetti, Antonino Bilella, insieme ai suoi due legali Lottini e Carnicelli

L’imputato dell’omicidio di Francesca Benetti, Antonino Bilella, insieme ai suoi due legali Lottini e Carnicelli

Grosseto, 16 febbraio 2016 – E’ iniziata la tre-giorni di processo ad Antonino Bilella che potrebbe portare già giovedì prossimo nella sentenza della Corte di Assise sul processo ad Antonino Bilella, l’ex custode di Villa Adua accusato di avere ucciso la proprietaria della tenuta di Potassa, Francesca Benetti, e di averne fatto sparire il corpo il 4 novembre 2013.

Da alcuni minuti si è chiusa l’arringa dell’avvocato di parte civile Alessandro Risaliti che assiste i figli della vittima, Eleonora e Giulio Spataro. Il legale partendo dalla ricostruzione minuziosa dei pubblici ministeri, ha fissato i pilastri che sorreggono le accuse a Bilella. “La macchia di sangue della vittima – ha spiegato Risaliti – conservata dalla guarnizione dell’auto di Bilella, come uno scrigno che l’ha poi restituita, è il nesso diretto tra l’imputato e il corpo della vittima. Ma non solo. Il sangue della vittima e di Bilella nell’appartamento dove si è consumato il delitto”.

Infine, importantissimo elemento per l’avvocato Risaliti, le bugie di Bilella “non patologiche, ma mirate a non dire la verità perché non può dirla essendo colpevole”. Infine il legale ha evidenziato come solo Bilella aveva interessa a rimuovere il corpo da quell’appartamento, qualsiasi altra persona che potrebbe essere individuata come l’ipotetico responsabile non aveva assolutamente vantaggi a portarlo via da quel luogo”. Dopo una breve pausa, è ripresa ora l’udienza con l’inizio dell’arringa della difesa da parte dell’avvocato Riccardo Lottini cui seguirà la collega Francesca Carnicelli.