Omicidio Benetti, Bilella chiede di parlare con la figlia della vittima. Ma lei rifiuta

Eleonora Spataro alla prima udienza sull'assassinio di Francesca Benetti BILELLA RINVIATO A GIUDIZO/FOTO / 18 OTTOBRE BILELLA DAVANTI AL GUP / ANTONIO BILELLA: SONO INNOCENTE / LE RICERCHE DELLE FORZE DELL'ORDINE (VIDEO) / I RIS CONFERMANO: E' DI BILELLA IL SANGUE TROVATO / LA PROCURA CHIUDE LE INDAGINI / CHI ERA FRANCESCA (FOTO) / LA VILLA DEL MISTERO (FOTO)

Bilella all'udienza preliminare (Aprili)

Bilella all'udienza preliminare (Aprili)

Grosseto, 18 ottobre 2014 - UN ANNO dopo la scomparsa e il presunto omicidio della madre, la giovane Eleonora Spataro, figlia di Francesca Benetti, ha voluto essere presente alla prima udienza che riguarda l’assassinio di sua madre. Piccolina, bella, non ha rilasciato dichiarazioni. In realtà non avrebbe neanche voluto essere fotografata, ma non lo ha chiesto. Ha solo sperato di sfuggire per quanto possibile ai flash dei fotografi. Implacabili, invece. Che seguono un’altra logica. Per lei, come per Bilella. Sono loro i due punti fermi — e assolutamente opposti — di una vicenda giudiziaria che fa male, orribile e inconcepibile per come ci viene narrata. Che ieri ha avuto il primo suggello di un giudice.

NONOSTANTE le difficoltà di dover stare per ore nell’aula insieme al presunto killer di sua madre, la giovane Eleonora non è voluta mancare. E’ arrivata accompagnata dagli zii paterni — riamsti in silenzio — ed è sempre stata «tutelata» dal legale che assiste lei e il fratello che ha preferito non essere presente, l’avvocato Alessandro Risaliti. Anche lui per quanto è nel suo ruolo e nel suo carattere l’ha protetta.

«Non vuole parlare», ha informato. E non c’è stata insistenza. L’avvocato Risaliti ha parlato per lei.

«E’ ANDATA bene — ha commentato al termine dell’udienza — ma era un esito scontato. Gli atti processuali non lasciavano altra possibilità che il rinvio a giudizio. Ci sono prove a conferma del castello accusatorio e le contraddizioni in cui più di una volta è incappato Bilella quando è stato interrogato». Va oltre Risaliti. «Del resto Bilella non ha fornito neanche una versione altra plausibile». Sarà una Corte di Assise dal 17 dicembre a giudicare. Ci saranno probabilmente molti altri incontri tra Eleonora e il presunto assassino di sua madre. Ieri il custode, in una delle pause dell’udienza, quando il giudice si è ritirato in camera di consiglio, ha chiesto di poter salutare la ragazza. La conosce da tempo. «No», è stata la risposta di Eleonora. Era troppo. Ha preso il coraggio a due mani e si è presentata in aula per assistere non solo alla visione di Bilella, ma anche a quanto secondo procura e giudice, lui avrebbe fatto a sua madre prima di farla sparire. Cosa altro si poteva pretendere?

cri.ru.

 

 

 

Rinviato a giudizio per omicidio volontario premeditato, occultamento e distruzione di cadavere, stalking e violenza sessuale. Il gup del tribunale di Grosseto Marco Bilisari ha accettato tutte le richieste della procura per Antonino Bilella, l'agricoltore 70enne originario di Agrigento, accusato di aver ucciso e poi nascosto il cadavere di Francesca Benetti, proprietaria di Villa Adua a Potassa di Gavorrano. Prima udienza in corte d'assise il 17 dicembre.

La mattina del 4 novembre 2013 a Villa Adua, secondo il castello accusatorio, Bilella ha attirato con una scusa la Benetti alla tenuta, pare per controllare alcuni confini, una volta qui è accaduto qualcosa — un approccio sessuale respinto con veemenza, o un’altra discussione — che ha fatto scattare la furia omicida del custode. La donna per i magistrati sarebbe stata uccisa a coltellate, tra la cucina e l’ingresso dell’appartamento che lei aveva in uso. La stessa abitazione dove i carabinieri del Ris hanno rilevato una quantità ingente di tracce di sangue lavato nelle vie di fuga del pavimento. Poi il cadavere caricato nel bagagliaio della Fiat Punto dove sono state rilevate le due tracce di sangue della donna e la sparizione. Il custode della provincia di Agrigento ha sempre negato tutto. Ha ammesso di avere incontrato, parlato e aiutato la "signora" a portare in casa un contenitore dell’olio, ma ha poi aggiunto che dopo circa un’ora la Benetti è risalita in auto e se n’è andata. Per sparire nel nulla, lasciando soltanto la sua Opel Corsa in sosta nel parcheggio della stazione ferroviaria di Follonica.

Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari Marco Bilisari nei confronti di Antonino Bilella chiude la fase delle indagini preliminari per la vicenda della scomparsa di Francesca Benetti. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del comando provinciale di Grosseto e hanno definito un quadro probatorio basato su dati di fatto, accertati attraverso indagini tecniche, che hanno consentito di tracciare i movimenti dell'indagato nelle 48 ore, precedenti e successive, all'evento delittuoso. In particolare sono stati eseguiti rilievi scientifici all'interno dell'abitazione che sono stati utili a stabilire la dinamica del delitto. Proseguono, inoltre, le ricerche del corpo dell'insegnante scomparsa da Villa Adua di Potassa di Gavorrano dal 4 novembre. Anche alcuni giorni fa i sommozzatori dei carabinieri hanno ispezionato alcuni specchi d'acqua della provincia, ma senza risultato.