Liste d'attesa: Azienda sanitaria Toscana Sud Est pronta a "sforbiciare"

Presentato ieri un piano definito "rivoluzionario"

Liste d'attesa

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Grosseto, 15 ottobre 2016 - L’azienda sanitaria Toscana Sud Est aggredisce le liste d’attesa. Non con misure occasionali, ma con un progetto che ambisce a essere strutturale per quanto rivoluzionario. Articolato in tre fasi: il «tempo zero» che è quello dell’immediatezza, con misure e azioni che l’azienda ha già iniziato a porre in essere e continuerà a farlo fino alla fine dell’anno; il «tempo uno» che prevede una fase di attuazione dal 2 gennaio al 30 aprile 2017; il «tempo 2» che è la parte strutturale del progetto in programma da maggio in poi con l’attivazione delle «Reti cliniche integrate e strutturate». «Tempo zero»: a tutti i professionisti della sanità che hanno dato la propria disponibilità è stato chiesto di lavorare di più.

Verranno aumentate le ore per poter effettuare un maggior numero di prestazioni settimanali. In maniera parallela e contestuale l’azienda provvederà alla revisione dinamica delle liste d’attesa: telefonate alle persone prenotate per capire se è possibile recuperare qualche ‘posto’ non più di interesse per motivi diversi. Con il «tempo zero», dunque, ci si aspetta una prima forte sforbiciata alle liste d’attesa.

Dal primo ottobre a oggi già si sono conseguiti risultati importanti. Il tempo medio di attesa per una ecografia è passato da 131 a 31 giorni; quello di una mammografia da 189 a 100. Il grande lavoro dell’Asl è quello di separare dall’unico calderone nel quale confluiscono oggi le prenotazioni, quelle per il primo accesso da quelle, invece, riferite a controlli o approfondimenti successivi. Ciò è propedeutico all’attivazione del «tempo uno» che si sostanzia nell’estensione delle fasce di priorità per tutte le prestazioni di primo accesso. Al momento della prescrizione il medico dovrà «spuntare» la priorità della richiesta aggiungendo la relativa motivazione.

La vera rivoluzione, però, sarà il «tempo due», con l’attivazione delle «Reti cliniche integrate e strutturate». Ovvero: niente più Cup. Il cittadino che ha un problema va dal suo medico e lì riceve la prima assistenza, l’eventuale prescrizione per prestazioni specialistiche con relativa classe di priorità e pure la prenotazione degli esami necessari. Non solo: estensione del «Day service». Al momento di fare gli esami che servono, il paziente li fa tutti in una volta. Sembra il futuro, Grosseto spera nel presente.