Il miraggio Due Mari e Tirrenica: "Senza infrastrutture non c’è futuro"

Appello di Salvestroni al convegno Confindustria: "Così non si cresce"

DEVIAZIONE I lavori alla galleria di Casal di Pari  sulla Senese

DEVIAZIONE I lavori alla galleria di Casal di Pari sulla Senese

Grosseto, 10 ottobre 2015 - Dici infrastrutture viarie e ti viene in mente qualsiasi cosa fuorché la Maremma. Rovinate, poche e pericolose. E soprattutto figlie della burocrazia che le ha fatte diventare un cantiere perenne. Vedi Due Mari, ma anche Tirrenica. L’autostrada che è sulla bocca di tutti da circa 30 anni. "Quando andavo all’università a Pisa mi dicevano che ero fortunato perché presto sarei tornato a Grosseto con l’autostrada. poi lo hanno detto a mio figlio. Spero che lo dicano anche a mio nipote".

Mario Salvestroni, presidente provinciale di Confindustria Grosseto inizia con una battuta il convegno sulle assise generali sulle infrastrutture organizzato a Grosseto. Ad ascoltarlo il presidente della Regione Enrico Rossi, la vicepresidente di Confindustria Antonella Mansi e il direttore dell’Irpet Stefano Caini Benvenuti ha rappresentato, dunque, un momento di riflessione sulle due arterie principali la cui situazione grava sulle spalle della Maremma, la Due Mari e la Tirrenica, nonché le vie di collegamento alle zone amiatine e alle colline metallifere.

In particolare il dibattito si è concentrato sulla situazione della via Cassia nel passaggio sul fiume Paglia che, dopo più di un anno, è ancora in stallo e su quella attualissima della galleria a Casal di Pari sulla via Senese.

Per quanto riguarda i collegamenti nella provincia di Grosseto, sono da sempre un reale difficoltà, che va via via peggiorando e che impedisce di creare le condizioni per fare impresa, soprattutto per chi pensa a nuovi investimenti sul nostro territorio. I vari studi effettuati sul tema fino ad oggi dimostrano come la situazione grossetana si stia aggravando anno dopo anno, risultando sempre tra le ultime province, sia a livello nazionale che regionale per percentuale di presenza di infrastrutture.

Confindustria Toscana Sud, per la delegazione di Grosseto ha dunque deciso di affrontare questo spinoso argomento perché senza una dotazione di infrastrutture non c’è futuro per chi voglia fare impresa in Maremma. Già nel 2007 le tre delegazioni unite avevano individuato nelle infrastrutture un problema concreto del sud della Toscana, rilevando come la dotazione viaria della provincia di Grosseto, fatto 100 la media nazionale, era addirittura pari a 48, dato peraltro peggiore rispetto al 2001 che risultava pari a 71.

Sullo stesso indice nel 2013 la nostra provincia risulta ancora ad un valore pari a 49,5 rispetto ad un valore 102 della Toscana. "Il nostro territorio ha bisogno di un restyling deciso delle strade - ha detto Mario Salvestroni - che colleghi la costa con le due direttrici: la strada del Cipressino che collega alla Due Mari tutta la zona dell’Amiata in cui operano industrie di vera eccellenza, come pure per la strada che collega Follonica con le Colline Metallifere. Che da anni aspettano importanti interventi di adeguamento".