Alluvione, gli agricoltori chiedono lo stato di calamità

Ultimati i sopralluoghi dopo l'alluvione del 9 giugno: appello a tutti gli associati per il disbrigo delle pratiche per lo stato di calamità

Marina di Grosseto dopo il nubifragio

Marina di Grosseto dopo il nubifragio

Grosseto, 22 giugno 2016 - La confederazione italiana degli agricoltori (Cia) di Grosseto intende chiedere lo stato di calamità per i danni prodotti alle colture dall’alluvione dello scorso 9 giugno. Per questo motivo chiede a tutti gli associati che abbiano avuto i raccolti devastati o anche semplicemente danneggiati dalla pioggia o dalla grandine a mettersi in contatto con gli uffici dell’associazione di categoria per il disbrigo delle pratiche.

"Il nostro – dice Enrico Rabazzi, presidente della Cia Grosseto e vice presidente regionale della stessa confederazione – è un settore che da decenni, per svariati motivi, ha difficoltà a generare reddito e il maltempo di questi giorni rappresenta evidentemente un colpo durissimo. Abbiamo fatto dei sopralluoghi e il quadro è veramente desolante: viti spezzate, chicchi di uva rovinati, alberi sradicati, danni agli ulivi e ai cereali. E tutto questo, ironia della sorte, mentre si pensava che questo fosse l’anno della ripresa. Una tragedia insomma, interi raccolti spezzati via con inevitabili ripercussioni anche per i prossimi anni». La Confederazione degli agricoltori sottolinea come a essere colpite dai temporali siano state soprattutto le zone di pregio di Scansano e Magliano in Toscana con conseguenze importanti sui vigneti ma anche sui cereali. L’ennesimo bollettino di guerra per un settore in sofferenza e sull’orlo del collasso".