Aeroporto, un’estate senza i voli dalla Russia: miraggio Giubileo

Niente charter da Mosca dopo anni. Alessandri: «Ma è solo un arrivederci». La 'partita' dell'Anno Santo

Turisti russi scendono dall’aereo al Baccarini

Turisti russi scendono dall’aereo al Baccarini

Grosseto, 17 maggio 2015 - Dasvidania Boris e Irina. Arrivederci ai turisti russi, almeno per quest’anno. All’aeroporto Baccarini, quest’estate non atterrerà nemmeno un volo charter da Mosca, dopo cinque anni di arrivi e partenze settimanali da giugno a settembre. Le sanzioni economiche della comunità internazionale per la sanguinosa annessione della Crimea e il conseguente indebolimento del rublo rispetto all’euro hanno «congelato» le prenotazioni dall’ex Unione Sovietica. Un’autentica mazzata per lo scalo maremmano che dovrà accontentarsi dei soli voli privati, visto che anche gli accordi che negli anni passati erano stati siglati con tour operator olandesi sono saltati. Una pessima notizia anche per il comparto turistico della costa grossetana che negli ultimi cinque anni aveva goduto dell’arrivo di facoltosi vacanzieri dalla capitale russa. Il 2013 era stato l’anno d’oro del turismo russo in Italia con un aumento sul 2012 del 25%. Secondo dati della Farnesina, nel 2013 747mila russi hanno fatto vacanza da noi. Un turismo ricco: il russo spendeva in Italia 175 euro al giorno, sempre secondo dati della Farnesina; un dato che li vedeva in testa davanti ai giapponesi, fermi a circa 122 euro al giorno.

Il fenomeno ha fatto registrare una vertiginosa ascesa dal 2009, ora il brusco declino. Già dalla fine dello scorso anno si calcola un calo del 40% degli arrivi in tutta Italia, secondo le stime degli operatori del settore.

Una 'fuga' dal Bel Paese che, naturalmente, non risparmia la Maremma. Renzo Alessandri, presidente di Seam Spa, la società che gestisce l’aeroporto civile, però, non perde la speranza: «Non lo considero un addio ma soltanto un arrivederci. Il rapporto con il tour operator russo Jet Travel non si è interrotto: sono convinto che, se muteranno le condizioni economiche e si interromperanno le sanzioni, nel 2016 potremo riavere i voli in arrivo da Mosca. Ma non abbiamo nulla da rimproverarci: scontiamo questioni internazionali che riguardano indistintamente tutti i paesi occidentali nei rapporti con la Russia».

Infatti le nuove destinazioni preferite dai russi sono Tunisia, Turchia, Cipro e Thailandia. Persi i voli da e per Mosca per il Baccarini si apre un’altra partita fondamentale per la sopravvivenza come scalo civile: tra qualche mese inizia il Giubileo straordinario proclamato da papa Francesco dall’8 dicembre al 20 novembre 2016. L’obiettivo è quello di intercettare una quota dei pellegrini in arrivo da tutto il mondo. I due aeroporti romani, Fiumicino e Ciampino, oltre a quelli vicini potrebbero non riuscire ad assorbire per il traffico quotidiano di chi vorrà andare in Vaticano: «Stiamo lavorando in queste settimane con alcuni tour operator su questo obiettivo – afferma Alessandri – ma ancora non ci sono novità di rilievo. La nostra carta vincente è la vicinanza con la capitale, raggiungibile in un paio d’ore. Inoltre, rispetto anche agli altri aeroporti toscani abbiamo una grande disponibilità di orari avendo un pacchetto di quasi 1500 disponibilità annuali tra arrivi e partenze, al di là delle esigenze militari. Insomma qui da noi i voli charter non arriverebbero solo all’alba o a tarda notte come negli scali più frequentati, un modo per attirare i turisti. Magari offrendo anche dei pacchetti per scoprire la Maremma e anche la via Francigena».

Un’àncora di salvezza, forse l’ultima, per salvare il 2015 dell’aeroporto grossetano.

Federico D’Ascoli