Grillo: 'Su reddito di cittadinanza e riforma Rai pronti a trattare'. Vendola: 'Maggioranza possibile'

Il leader del Movimento Cinque Stelle apre al dialogo: "La povertà va affrontata, auspico tutte le convergenze del mondo". E Vendola risponde: "Facciamolo"

Beppe Grillo assediato dai giornalisti (LaPresse)

Beppe Grillo assediato dai giornalisti (LaPresse)

Roma, 4 marzo 2015  - Su reddito di cittadinanza e riforma della Rai, Grillo è pronto a trattare. Il leader del Movimento Cinque Stelle chiude - o almeno sembra - la stagione degli insulti e apre al dialogo, perlomeno su due temi centrali, che stanno molto a cuore ai pentastellati: "il sostegno a chi perde il lavoro - sottolinea - e a chi non lo raggiunge. Sono 780 euro al mese ma varia a secondo del numero dei componenti familiari. Per questo obiettivo auspico tutte le convergenze del mondo. Bisogna capire che la povertà va affrontata come una malattia non come un reato. Se ci sono proposte, siamo aperti a qualsiasi discussione". A incidere su questo cambiamento di rotta è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, descritto come "un garante della Costituzione molto preparato" con il quale Grillo ritiene possibile aprire un dialogo. Grillo fa anche autocritica: "Le piazze non funzionano più. Resteremo sotto il palco, staremo a contatto con la gente" e sui divieti di andare in tv dice di preferire sempre la Rete, ma "capisco che ci sia una fetta di elettorato che si informa con i canali tradizionali. Può essere che forse abbia sbagliato".

Quanto alla Rai Grillo torna a sottolineare sul suo blog di voler "liberare la Rai dai partiti. Non a parole ma coi fatti, per renderlo finalmente indipendente dal potere politico e governativo". "Finora il cda è stato appannaggio dei partiti che hanno lottizzato la principale azienda culturale del Paese, scegliendosi i propri rappresentanti, in barba al merito e all'interesse dei cittadini, i veri proprietari della Rai. È ora di cambiare, chiudiamo un'epoca" conclude Grillo. 

"Vogliamo la Rai dei cittadini e non dei partiti o del governo? Vogliamo, come in tutta Europa, il reddito minimo, che può essere una delle risposte contro la povertà e contro i ricatti? In Parlamento c'è una maggioranza possibile. Facciamolo. Ora", scrive su Twitter Nichi Vendola, in risposta alle aperture di Grillo, rilanciando un suo intervento dopo l'approvazione, un anno fa, a Montecitorio di una mozione di Sel per il reddito minimo.

Il cinquestelle Di Maio chiarisce: "Il primo obiettivo è il reddito di cittadinanza. Ci batteremo con tutte le forze per farlo approvare, anche parlando con le altre forze politiche".

Su una cosa invece Grillo non fa alcun dietro front e torna ad accusare il Pd sul voto in Campania: "Il voto al Pd è inutile. De Luca non può fare il presidente di regione! Il Pd è un partito irresponsabile e ti prende in giro. Mettono a rischio un'intera regione Sono senza parole per questa decisione. Pensavo scherzassero, invece sono seri".