Mercoledì 24 Aprile 2024

Crisi Grecia, monito Lagarde: "Grexit è una possibilità". Atene: "Domenica si chiude tutto"

Secondo il numero uno del Fmi Lagarde, sulla Grecia "le cose si sono mosse, ma c'è ancora molto lavoro da fare". E comunque: "L'uscita di Atene non significherebbe la fine dell'euro". Gelo anche dalla Bce: "Senza accordo rischio contagio". Il governo greco sta studiando la possibilità di offrire un'amnistia a tutti gli evasori fiscali derubricando reati fiscali. E intanto i dipendenti pubblici greci scioperano

Grecia: Lagarde, ancora molto da fare

Grecia: Lagarde, ancora molto da fare

Atene, 28 maggio 2015 - Atene chiede la ristrutturazione del debito e punta a chiudere la partita entro domenica. Ma la Ue ribadisce: "Ci sono ancora delle questioni aperte nel negoziato con la Grecia". Scettica Christine Lagarde secondo cui arrivare a un accordo nei prossimi giorni "è molto improbabile". Il direttore del Fondo monetario internazionale non nega che l'uscita della Grecia dall'Euro "è una possibilità". Ma la Grexit, si affretta a precisare, non vuol dire "la fine dell'euro".

Gelo anche dalla Bce, che dice: "Senza accordo c'è rischio contagio"Il governo greco sta studiando la possibilità di offrire un'amnistia a tutti gli evasori fiscali - anche coloro che sono sotto inchiesta da parte delle autorità giudiziarie - derubricando reati fiscali. Il Wall Street Journal, in un lungo editoriale a firma Simon Nixon, consiglia i leader Ue di dare un 'ultimatum' ad Atene. E intanto la confederazione dei dipendenti pubblici greci (Adedy), il secondo maggiore sindacato ellenico, ha indetto uno sciopero a partire da oggi a mezzogiorno ed una manifestazione di protesta davanti al ministero del Lavoro.

LAGARDE CAUTA - Sulla Grecia "non abbiamo ancora raggiunto risultati sostanziali" e "c'è ancora molto lavoro da fare". Così il direttore generale dell'Fmi a margine del G7 di Dresda. "Stiamo lavorando per una soluzione per la Grecia e non direi che abbiamo raggiunto risultati sostanziali", ha detto Lagarde pur concedendo che "le cose si sono mosse". Sulla stessa linea il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble: "I negoziati tra le tre istituzioni e il Governo greco in realtà non sono andate molto avanti. Quindi mi sorprendo sempre un po' quando da Atene si dice che siamo vicini a un accordo". Il ministro tedesco ha anche difeso l'operato dei creditori dalle critiche indicando che "quello che facciamo rispetta le norme internazionali e le esperienze internazionali". Il Fmi, con cui si collabora strettamente, possiede "più esperienza di qualsiasi altro quanto al rimettere in piedi Stati che hanno vissuto a lungo al di sopra delle loro possibilità".

"Ci aspettiamo che la Grecia rispetti i suoi impegni. Perchè chi manca i pagamenti non potrà più avere accesso ai finanziamenti. E questo vale per ogni Paese": è il monito lanciato dal uno dei portavoce dell'Fmi, per il quale "ripagare il Fondo è importante innanzitutto per tutti gli altri Paesi". La Grecia e i suoi creditori hanno fatto "tre quarti del cammino" verso l'intesa, anche se resta "molto lavoro", ha aggiunto il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici, parlando con France Culture a margine del G7 finanziario.

ALLARME BCE - "In assenza di un accordo rapido" si potrebbero materializzare i rischi "di un aggiustamento al rialzo dei premi sul rischio dei paesi dell'eurozona più vulnerabili". È l'allarme che lancia la Bce nel Financial Stability Review, sottolineando che "la lunghezza e l'incertezza delle trattative" portano "estrema volatilità nella Borsa greca". "Il contagio della crisi greca è stato finora 'limitato' ma in assenza di un accordo rapido i rischi di un impatto sui paesi vulnerabili dell'area euro potrebbero materializzarsi".

"ACCORDO ENTRO DOMENICA" - La Grecia punta a chiudere un accordo con i creditori internazionalli entro domenica. Lo ha annunciato un portavoce del governo, secondo quanto riporta Dow Jones. E questo ottimismo, ha aggiunto, si basa sui fatti. Il tutto dopo che ieri la Grecia aveva ventilato una intesa ormai alle porte, asserendo che i tecnici si apprestavano a mettere nero su bianco una bozza, invece la Commissione europea aveva mostrato una linea molto più cauta avvertendo che restavano diverse questioni da regolare.

STATALI IN SCIOPERO - Il secondo maggiore sindato ellenico dei dipendenti pubblici ha indetto un'astensione dal lavoro dei propri iscritti a partire da oggi a mezzogiorno ed una manifestazione di protesta davanti al ministero del Lavoro ad Atene. Come riferisce la stampa locale, un comitato di rappresentanti sindacali ha organizzato un incontro con il ministro della Previdenza sociale Dimitris Stratoulis. Secondo un comunicato diffuso dal sindacato, l'agitazione e la protesta sono a sostegno della sostenibilità dei fondi pensione. L'Adedy, inoltre, chiede che il governo abolisca la clausola 'deficit zero' garantendo al tempo stesso che il sistema pensionistico rimanga retributivo piuttosto che contributivo. Il sindacato chiede anche il ripristino della tredicesima e della quattordicesima mensilità come pure il reintegro delle perdite subite in seguito all'entrata in vigore del coinvolgimento del settore privato (Psi) nell'ambito del piano di salvataggio definito dall'Eurogruppo per la Grecia. 

ALTOLA' STAMPA USA - "Potrebbe essere giunto il momento in cui i governi dell'Ue presentino un ultimatum ad Atene: un accordo 'prendere o lasciare' con una scadenza chiara". È il 'consiglio' che il Wall Street Journal, in un lungo editoriale a firma Simon Nixon, dà ai leader europei: "Questo ultimatum dovrebbe includere una spiegazione di cosa l'eurozona ha fatto e di cosa intende fare per la Grecia, cosa chiede in cambio e i motivi per cui lo chiede". Allo stesso tempo, "dovrebbe indicare le conseguenze di un rifiuto, che darebbe alla Bce la copertura politica per smettere di finanziare il sistema bancario greco". Sarebbe, spiega il Wsj, una "mossa ad alto rischio", ma anche quello di "vagare come sonnambuli verso un incidente è alto". Allo stesso tempo, conclude, un ultimatum "assicurerebbe che l'uscita dall'euro è una decisione deliberata del governo Greco: particolare importante nella discussione sulla tenuta nel lungo termine dell'eurozona che sicuramente ne seguirà".

ALLARME BOMBA AL MINISTERO DELLE FINANZE AD ATENE - La polizia ateniese sta effettuando accurati controlli all'interno del ministero delle Finanze ad Atene dopo che stamani, poco dopo le 12 locali, un anonimo interlocutore ha telefonato al centralino del ministero avvertendo che nell'edificio era stata collocata una bomba. Sul luogo è stata prontamente inviata una squadra di artificieri mentre tutto il palazzo è stato evacuato.