Grecia, ora Tsipras attacca della Bce: "Ci tiene la corda al collo". Stipendi pubblici, è allarme

Il premier greco ha cercato un incontro urgente con il presidente della Commissione Juncker per un anticipo sulla tranche di aiuti. Ma il negoziato è in alto mare

Alexis Tsipras (Ansa)

Alexis Tsipras (Ansa)

Roma, 6 marzo 2015 - Tsipras all'attacco della Bce di Mario Draghi, intanto cerca un anticipo della tranche di aiuti per arginare una collasso finanziario sempre più vicino. L'istituzione monetaria "ci tiene ancora la corda attorno al collo", ha affermato in una intervista al settimanale tedesco Der Spiegel. Uno sfogo, quello del premier ellenico, dopo che il direttorio della Bce che si è svolgo giovedì in trasferta a Nicosia, si è chiuso senza quell'aumento al tetto di finanziamenti di emergenza che la Bce lascia aperto a favore delle banche greche. Si tratta di un canale dal quale indirettamente lo Stato greco può cercare di ottenere liquidità per il breve termine. E dato che ci sono scadenze di pagamenti consistenti da onorare a marzo, se la Bce non apre il rubinetto "torneremo al thriller visto prima del 20 febbraio", ha aggiunto Tsipras. Ieri tuttavia il presidente dell'istituzione monetaria ha rivendicato come per parte sua la Bce stia già facendo molto per la Grecia. Complessivamente ha crediti verso Atene per 100 miliardi di euro, il 68 per cento del Pil greco e il livello più elevato di tutta Eurolandia. "L'ultima cosa che si possa dire - ha affermato Draghi - è che la Bce non stia aiutando la Grecia". Ma Atene deve fare la sua parte rispettando il programma di correzione europeo.

LE RIFORME, IL NEGOZIATO, GLI AIUTI - Oggi il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem ha ricevuto la lettera del ministro greco Varoufakis con le sei riforme proposte dal Governo ellenico, ma anche se verranno illustrate all'Eurogruppo lunedì non si accelererà il processo per l'esborso degli aiuti. Secondo fonti Ue, il negoziato 'tecnico' che porterà allo sblocco della tranche di aiuti "è ancora in alto mare". Sotto pressione anche della Bce, che non acquisterà titoli ellenici se non c'è un accordo con i creditori, Tsipras ha chiesto un incontro al presidente della Commissione Juncker. La Grecia intanto - scrive il Wall Street Journal - ha rimborsato al Fondo monetario internazionale la prima parte del prestito in scadenza oggi da 310 milioni di euro.

ALLARME STIPENDI PUBBLICI - Già a febbraio però il governo greco non è stato in grado di pagare tutti i dipendenti pubblici, riferisce il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung. Per la prima volta gli insegnanti di sostegno, per esempio, non avrebbero percepito lo stipendio. Anche per questo il premier ellenico Alexis Tsipras avrebbe cercato di vedere Juncker, per ottenere un anticipo dell'ultima tranche del programma di aiuti.

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