di Davide Costa
Milano, 5 ottobre 2015 - Quattro tappe tra Umbria e Toscana: il Giro d’Italia 2016 non dimentica certo i nostri territori. La conferma è arrivata ieri a Milano all’auditorium di Expo 2015 nel corso della cerimonia di presentazione della “corsa rosa”, condotta da Cristina Chiabotto. Dopo un inizio tutto Olandese il 6 maggio, con le prime tre frazioni della corsa nel paese dei mulini, la carovana risalirà l’Italia dal 10 maggio a partire da Catanzaro.
Tre tappe, poi, l’arrivo nelle nostre zone venerdì 13 maggio con la settima frazione da Sulmona a Foligno. Il Giro entrerà in Umbria poco prima di Terni, costeggerà le cascate delle Marmore, salirà sul valico della Somma a quota 646 metro per poi scendere a Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Sant’Eraclio e, infine, l’arrivo a Foligno. La mattina dopo si si riparte proprio da Foligno per l’ottava tappa di 169 chilometri che si concluderà ad Arezzo.
I corridori attraverseranno Spello, Assisi, Umbertide e poi entreranno in Toscana attraverso il valico della Rassinata a 865 metri, quindi faranno un primo passaggio sul traguardo di Arezzo. Successivamente affronteranno l’inedita salita dell’Alpe di Poti (827 metri con l’ultimo tratto sterrato) posta a 17 chilometri dal traguardo e quindi scenderanno in picchiata di nuovo su Arezzo.
Domenica 15 maggio sarà probabilmente la festa del ciclismo toscano grazie alla cronometro individuale sulle strade del Chianti: 40,4 chilometri con partenza da Radda e arrivo a Greve in Chianti per una tappa tutta dedicata a Gino Bartali. La corsa rosa attraverserà Castellina in Chianti e Madonna di Pietracupa, per poi risalire a Panzano prima dell’arrivo di Greve. Un saliscendi continuo che entusiasmerà gli appassionati delle due ruote e che potrebbe iniziare a smuovere un po’ la classifica. Dopo il giorno di riposo si riparte martedì 17 maggio da Campi Bisenzio con la decima tappa che dopo 216 chilometri si concluderà a Sestola, ai piedi del Cimone.
In questo caso i ciclisti attraverseranno le città di Prato, Agliana, Pistoia per poi salire lungo la statale Porrettana fino al passo della Collina (gran premio della montagna a quota 777 metri). Quindi la discesa fino a Sambuca, Porretta, Silla, di nuovo l’ascesa fino al gpm di Pietracolora (805 metri) e poi un percorso nervoso attraverso la bassa montagna modenese: Marano sul Panaro, Serramazzoni, Pavullo, Lama Mocogno, Montecreto e un primo passaggio sul traguardo di Sestola, prima della salita di Pian del Falco (1352 metri), di nuovo la discesa verso i 628 metri di Fanano e infine l’arrivo in salita ai 998 metri di Sestola.