Mercoledì 24 Aprile 2024

Giappone, doppio scandalo per il governo Abe: si dimettono due ministri donna

La signora Obuchi è sospettata di aver speso tra il 2007 e il 2012, 74mila euro per acquistare prodotti di bellezza, mentre Midori Matsushima violato il regolamento elettorale distribuendo piccoli ventagli con la sua foto e il suo nome agli elettori

Le due ministre giapponesi che hanno dato le dimissioni

Le due ministre giapponesi che hanno dato le dimissioni

Tokyo, 20 ottobre 2014 - Doppio scandalo per il governo Abe: due ministri, entrambe donne, si sono dimesse a pochi mesi dall'incarico. Yuko Obuchi è sospettata di aver speso tra il 2007 e il 2012 più di 10 milioni di yen (circa 74.000 euro) e non per la sua attività politica, ma per acquistare prodotti di bellezza. Mentre il ministro della Giustizia, Midori Matsushima, è accusata di aver violato il codice elettorale, distribuendo piccoli ventagli con il suo ritratto e il suo nome agli elettori della sua circoscrizione.

"Sono dispiaciuta e presento le mie scuse più sincere per non aver potuto contribuire in alcun modo al rinnovamento economico, alla realizzazione di una società in cui le donne emergano e in tanti altri compiti", ha dichiarato Obuchi, visibilmente commossa, prima di inchinarsi a lungo di fronte a una schiera di giornalisti. 

Poche ore dopo le dimissioni del ministro dell'Industria giapponese, un secondo membro del governo, sempre donna, ha deciso di lasciare l'esecutivo guidato dal premier Shinzo Abe: il ministro della Giustizia, Midori Matsushima, 58 anni, che è uscita livida dall'ufficio di Abe. La sua colpa sarebbe stata quella di aver violato il regolamento elettorale distribuendo piccoli ventagli con la sua foto e il suo nome agli elettori della sua circoscrizione. 

Le dimissioni di Obuchi, stella nascente del Partito liberaldemocratico (partito conservatore al governo) e figlia di un ex ministro, e di Matsushima, appena due mesi dopo la loro nomina, rappresentano un amaro boccone per Abe, che vedeva in loro il simbolo di una nuova era per le donne giapponesi e per il loro ingresso nella politica e soprattutto nel mercato del lavoro. "Il ministro dell'Industria Obuchi e quello della Giustizia Matsushima hanno rassegnato le dimissioni", ha dichiarato il premier Abe. "Sono io la persona che ha designato entrambe e, come primo ministro, mi assumo la responsabilità di tutto ciò e mi scuso profondamente per la situazione", ha detto il premier Abe, aggiungendo che avrebbe trovato dei sostituti entro la giornata.