Mercoledì 24 Aprile 2024

Gerusalemme, palestinese aggredisce famiglia ortodossa: due morti e tre feriti, anche bimbo

Assalitore ucciso dalla polizia. La Jihad islamica ha rivendicato l'attacco

Israele, famiglia ortodossa aggredita da palestinese. Nella foto il corpo dell'aggressore (Afp)

Israele, famiglia ortodossa aggredita da palestinese. Nella foto il corpo dell'aggressore (Afp)

Gerusalemme, 3 ottobre 2015 - Attacco di un giovane palestinese nella città vecchia di Gerusalemme. Presa di mira una famiglia ortodossa: due persone sono morte, altre tre sono rimaste ferite, tra queste anche un bimbo di due anni. L'assalitore, colpito da un poliziotto, è stato ucciso. Secondo il capo della polizia di Gerusalemme, citato dai media, il palestinese - che secondo le prime informazioni ha 19 anni e proverrebbe da un villaggio presso Ramallah - prima ha colpito a coltellate i membri della famiglia ortodossa, poi ha preso la pistola di una delle vittime e ha cominciato a sparare contro i passanti e la polizia. Ma potrebbe esserci stato anche un complice, su cui si sta indagando. La Jihad islamica ha rivendicato l'attacco, che sarebbe stato compiuto da "Mohannad Shafik Halabi, 19 anni, membro della Jihad islamica", in risposta ai "crimini terroristi" compiuti da Israele contro i palestinesi. A poche ore dalla rivendicazione, un razzo è stato sparato da Gaza verso Israele. L'ordigno è caduto all'interno dela Striscia.

Duro il commento della presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello: "La scia di sangue non si ferma, eppure non udiamo neanche una parola da parte delle organizzazioni internazionali. Dov'è l'Unione Europea? Dov'è l'Onu? Dove sono le organizzazioni umanitarie che chiedono a gran voce la pace? Quanto dovremo ancora sopportare l'indifferenza dell'Occidente di fronte alle morti degli ebrei in Israele?".

La tensione era già altissima in Israele e Cisgiordania, dopo l'uccisione di una coppia di coloni, Eitam e Naama Henkin, crivellata di colpi mentre viaggiava in macchina con i figli tra gli insediamenti di Itamar e Elon More. Ieri tre ebrei sono stati fermati, due 25enni e un 18enne, mentre protestavano contro l'attacco mortale. Nella notte, nei pressi di Ramallah, una macchina è stata data alle fiamme e scritte sono apparse invocando "vendetta per gli Henkin", mentre alcune auto palestinesi sono state prese a sassate. Secondo Yedioth Ahronoth, nel mirino è finito anche il responsabile dell'intelligence dell'Anp a Hebron, trasportato in ospedale dopo essere stato colpito da pietre mentre passava in macchina nella zona dell'attacco.

Sempre ieri, come riferisce Aurtz Sheva, un giovane palestinese è stato arrestato nella Città Vecchia di Gerusalemme dopo aver lanciato una molotov che è esplosa, senza tuttavia fare feriti. Fermati e messi sotto interrogatorio anche cinque giovani palestinesi della zona di Tekoa, in Cisgiordania, sospettati di aver lanciato sassi contro le macchine. Sempre a Gerusalemme, giovani palestinesi sono stati respinti dalla polizia israeliana mentre tentavano di forzare un posto di blocco e accedere alla Spianata delle Moschee, violando l'ordinanza odierna che permette l'ingresso solo a uomini sopra i 40 anni.