Isis, la Francia chiede a Google, Facebook e Twitter di rimuovere la propaganda jihadista

In missione dalle big del web il ministro dell'Interno francese Cazeneuve. Ex jihadista: "Isis combatte per potere non per Islam"

Amedy Coulibaly (AFP)

Amedy Coulibaly (AFP)

San Francisco, 21 febbraio 2015 - Bernard Cazeneuve, ministro dell'Interno francese, ha chiesto a Google, Facebook e Twitter di collaborare direttamente con gli investigatori francesi durante le indagini antiterrorismo e di rimuovere la propaganda terroristica dai rispettivi siti qualora le autorità lo chiedessero. 

"Abbiamo sottolineato che nel corso delle indagini non vogliamo passare attraverso i soliti canali governativi, che possono prendere molto tempo", ha detto Cazeneuve dopo un incontro con i rappresentanti delle tre società. "È importante avere una piena cooperazione e una reazione rapida", ha aggiunto il ministro. La richiesta segue di poche settimane gli attacchi terroristici a Parigi in cui sono morte 20 persone. I portavoce di Twitter e Facebook hanno detto che le due società fanno tutto il possibile per censurare il materiale che potrebbe incitare alla violenza, senza però specificare se hanno intenzione di soddisfare la richiesta del ministro per una cooperazione diretta con le autorità francesi.

JIHADISTA PENTITO: ISIS E' SOLO POTERE NON ISLAM  - L'Isis "è solo il 2% dell'Islam, non combatte per la religione ma solo per il potere sfruttando l'ignoranza su ciò che è la libertà". È il messaggio che il 'pentito' Housam Najjar, ex foreign fighter irlandese, musulmano che ha combattuto in Libia e in Siria, ha lanciato oggi a Venezia, nel corso di un incontro intitolato 'Je suis Charlie. E dopo?'. E sull'escalation dell'integralismo che ha toccato la Libia ha aggiunto: "bravo il vostro premier Matteo Renzi, non servono armi ed eserciti ma tanta politica e diplomazia".