Napoli, 1 agosto 2014 - La Commissione tributaria di Napoli ha sospeso, fino all'esito del giudizio di merito, l'esecutività dell'avviso di mora per oltre 39 milioni di euro notificato da Equitalia Sud a Diego Armando Maradona. L'udienza per il giudizio di merito e' fissata al 9 ottobre prossimo.
Per il pibe de oro si tratta del secondo gol messo a segno in poche settimane nella battaglia contro il fisco italiano. Due mesi fa Equitalia, dando esecuzione a un provvedimento della commissione tributaria provinciale, aveva dovuto sospendere - in relazione al credito vantato nei confronti di Maradona - le azioni di pignoramento verso terzi, bloccando quindi la possibilità di agire sulle somme riscosse in Italia dal pibe, ad esempio per sponsorizzazioni o partecipazione ad eventi. Ora la nuova ordinanza della commissione (12.ma sezione, presidente Luigi Capuozzo) blocca in attesa del giudizio di merito qualsiasi azione di riscossione, diretta o indiretta, per gli oltre 39 milioni di euro che il fisco chiede all'ex fuoriclasse.
LA DIFESA - Soddisfatti i difensori di Maradona - Angelo Pisani, Angelo Scala, Massimiliano Toriello ed Enrico Carlomagno - che avevano presentato ricorso alla commissione tributaria chiedendo appunto di sospendere l'esecutività dell'avviso di mora notificato a Maradona il 18 ottobre scorso a Milano, città dove il calciatore si era recato per partecipare alla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa": durante il programma, parlando del contenzioso con il fisco italiano, si esibì nel gesto dell'ombrello. "Ora basta polemiche, devono vincere la verita' e la giustizia. Dobbiamo essere grati - commenta l'avvocato Pisani - a una magistratura tributaria coraggiosa, preparata e attenta come quella partenopea, cui si deve questo risultato".
EQUITALIA - La decisione della commissione tributaria di Napoli "ribadisce la legittimità dell'accertamento e dell'operato di Equitalia nei confronti di Maradona e conferma il suo debito con lo Stato italiano". Così Equitalia in una nota. "Le notizie circolate in queste ore attengono a un singolo procedimento rispetto al quale il giudizio è ancora in corso".