Voragine del lungarno, primi momenti-verità su cosa è accaduto

Le foto dei satelliti daranno in queste ore alcuni importanti responsi. E' il team dei geologi dell'Università di Firenze a esaminare gli scatti

Voragine sul lungarno Torrigiani (Gianluca Moggi/ New Press Photo)

Voragine sul lungarno Torrigiani (Gianluca Moggi/ New Press Photo)

Firenze, 28 maggio 2016 - Alla fatidica domanda se si sia rotto prima il tubo o prima si sia innescata la frana gli studiosi daranno una risposta proprio in queste ore. Quando avranno analizzato le immagini dei satelliti (che hanno un archivio fino agli anni Novanta) e avranno dunque fugato i primi dubbi se gli abbassamenti del terreno che poi ha ceduto fossero cominciati o meno prima del momento in cui appunto si è verificato il dramma. Con i danni a una ventina di auto inghiottite nel profondo solco scavato nell'asfalto. E questo cambierebbe tutto anche sulle responsabilità della voragine.

Nicola Casagli, professore ordinario di geologia all'università di Firenze, si occupa appunto di questi fondamentali monitoraggi. Il professor Casagli, attraverso il suo profilo Facebook, spiega giorno per giorno quello che accade e che cosa viene installato. Casagli fa parte della task force che monitora con speciali radar ogni movimento del terreno. L'immagine chiave potrebbe essere quella di TerraSar-X, un satellite tedesco, che ne ha scattata una alle 5.30, una mezz'ora prima che avvenisse il crollo. Un primo momento-verità in questa storia sembra dunque essere arrivato. 

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