Voragine lungarno, Publiacqua: "Il Comune chiamava ma poi riattaccava"

Il caso del crollo su lungarno Torrigiani: la società risponde all'amministrazione sui minuti dell'emergenza LA PROTESTA DEGLI OMBRELLI

Nell'illustrazione 3D, la spalletta piegata nel punto della frana (zona rossa)

Nell'illustrazione 3D, la spalletta piegata nel punto della frana (zona rossa)

Firenze, 31 maggio 2016 - "Nei momenti del crollo e dell'emergenza il Comune ha chiamato al nostro numero, che aveva il risponditore automatico, ma riattaccava prima di parlare con l'operatore". Sono le parole di Publiacqua, che ricostruisce dalle chiamate ricevute i minuti dell'allarme per la voragine sul lungarno Torrigiani. E replica così al Comune, che aveva detto che non era stato possibile parlare con Publiacqua fino alle sette del mattino. Il Comune, ribatte Publiacqua, ha sì chiamato ma non ha atteso di parlare con l'operatore, buttando giù la cornetta prima della risposta. 

"I tempi di attesa - spiega ancora la società - sono riconducibili all'elevato flusso di telefonate che si sono susseguite in quei minuti. In 54 minuti Publiacqua ha ricevuto infatti 104 chiamate". 

LA RICOSTRUZIONE - Dal Comune, ripercorre la spa, «la prima telefonata arriva alle 6h30'20». Quindi nel comunicato la società elenca i tempi di attesa delle varie chiamate, prima della loro interruzione. Nel caso della prima, informa, "il tempo di attesa al risponditore automatico è stato di 54 sec; quello per parlare con operatore, 164 sec. La telefonata è stata quindi interrotta dopo un tempo di attesa complessivo di 218 sec. La seconda telefonata è arrivata alle 6h 42' 31»: tempo di attesa al risponditore automatico 80 sec; tempo di attesa per parlare con operatore 34 sec. La telefonata è stata quindi interrotta dopo un tempo di attesa complessivo di 114 sec". Nella nota si spiega poi che »circa alle 7,05 il reperibile di turno è stato contattato direttamente sul proprio cellulare di servizio dalla polizia municipale che ha a disposizione il calendario dei reperibili e il loro numero di telefono«. Dopodichè la terza telefonata al call center »arriva alle 7h37'06« quando ormai il reperibile era stato già contattato».

CONTINUANO LE INDAGINI DELLA PROCURA - Continuano le indagini, in seguito all'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Firenze, per il crollo colposo di una parte del Lungarno Torrigiani, avvenuta mercoledi' 25 maggio. E' ancora da completare la fase di acquisizione di documenti utili e, per il momento, non ci sono indagati che, si apprende da fonti giudiziarie, potrebbero arrivare solo nel caso siano state accertate eventuali responsabilita'. L'area del crollo non e' stata posta sotto sequestro, viene spiegato, per permettere uno svolgimento piu' veloce dei lavori di messa in sicurezza, che procedono in modo ininterrotto dal giorno stesso del crollo.

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