Viola nel cuore, festa a La Nazione. Gran serata per presentare i poster

Appuntamento lunedì con tanti campioni, come fare per partecipare

Una formazione della Fiorentina che vinse il primo scudetto viola

Una formazione della Fiorentina che vinse il primo scudetto viola

Firenze, 30 aprile 2016 - Uno ha conquistato il primo scudetto, in porta ha difeso l’imbattibilità della sua squadra, la Fiorentina, per un intero campionato, quello del ’55/’56 che ancora oggi gli ultrà ricordano nei cori, con l’unica gara persa all’ultima giornata col Genoa. L’altro, a suon di gol, ha sollevato quella che era rimasta una squadra senza nome né identità, la Florentia Viola, riportandola ad essere Fiorentina e di nuovo in Serie A. Tra i poster delle undici stelle ed un allenatore, iniziativa de La Nazione per celebrare i novant’anni dalla fondazione del club e i sessanta dalla vittoria del primo scudetto, ci sono pure loro, Giuliano Sarti e Cristian Riganò.

Lunedì 2 maggio, nell’auditorium de «La Nazione» (viale Giovine Italia 17) alle 18 si terrà la presentazione di questo nuovo progetto (per partecipare bisogna inviare una mail entro le 12 di lunedì a [email protected]) e da martedì si potrà ricevere il regalo con il quotidiano la prima immagine, con Giancarlo Antognoni. Il giovedì successivo la seconda uscita. Si tratta di 12 profili tratteggiati dal nostro inviato Stefano Cecchi.

«Sessant’anni dal primo scudetto sono una ricorrenza importante, ma dobbiamo riuscire a spezzare il tabù del trionfo che manca, perché Firenze ha bisogno di tornare in cima a tutto». Riganò non si nasconde, perché la maglia viola, per lui, è stata una seconda pelle: «L’amore della gente mi rende orgoglioso ancora oggi: l’attaccamento è reciproco. Quando ho rappresentato, in campo, la Fiorentina mi sono sentito un po’ un….supereroe: in quegli anni mi riusciva di tutto, compreso quei gol complicati che solitamente non mi venivano mai». Giusto il tempo di risfogliare l’album della memoria delle reti segnate, 62 in 100 gare: «Sono state tutte importanti perché hanno riportato la Fiorentina in Serie A, ma non dimenticherò mai quella al Como (aggancio di sinistro e girata al volo di destro, ndr) e la rovesciata al Cagliari».

Giuliano Sarti, invece, riparte dalla sconfitta col Genoa di quella stagione straordinaria, quella del primo scudetto: «Jonni di Macerata, il direttore di gara non assegnò un rigore per un fallo su Montuori e perdemmo il filo conduttore. Avevamo vinto largamente il campionato, ma qualcosa quel giorno restò incompiuto. Jonni, poi, l’ho ritrovato diversi anni dopo a Foligno, per caso. Gli chiesi conto di quella decisione e….mi rispose che aveva lasciato proseguire per la norma del vantaggio. Che in quegli anni non c’era. Quell’episodio, tuttavia, non cancellò la felicità del pubblico: era la prima volta che il tricolore veniva assegnato di qua dagli Appennini».

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