Visite ai giardini e alle ville di Fiesole, è un settembre di appuntamenti da non perdere

Turisti e locali avranno la possibilità di vedere da vicino i gioielli architettonici della zona

Villa Medici

Villa Medici

Fiesole, 4 settembre 2015- Sono riprese le «Visite ai Giardini delle Ville fiesolane», l'iniziativa che permette di accedere ai parchi delle più belle residenze private delle colline, solitamente chiuse al pubblico. Ad aprire le porte ieri sera (con nuova visita il primo ottobre, ore 16) è stata Villa Schifanoia di San Domenico. Sorta sui resti del quattrocentesco casale Palmieri, la villa ha avuto illustri ospiti. Fra i tanti che vi hanno soggiornato vanno ricordati Alexandre Dumas padre, che dedicò un suo libro proprio alla villa, e la Regina Vittoria d’Inghilterra.

Oggi il complesso è sede di un dipartimento dell’Istituto Universitario Europeo. Il 10 settembre sarà quindi la volta di Villa Nieuwenkamp. La villa, sorta su una preesistente casa colonica appartenuta ai possedimenti della Badia Fiesolana, fu trasformata in residenza signorile nel XIX secolo. Si narra che fosse usata come luogo di sosta per i vescovi nel tragitto che conduceva da Firenze a Fiesole, ed è da questo utilizzo che prese anche il nome di «Villa Il Riposo dei Vescovi». Nel 1926 diventò l'abitazione dell'artista olandese W.O.J. Nieuwenkamp, che la restaurò radicalmente e ornò il grande parco con molte fontane ed altri decori.

Poco più a monte, si trovano anche Villa Le Balze (visita giovedì 17 settembre) famosa per essere circondata da un parco ricco di decorazioni come mosaici, lavori in tufo, stalattiti e stucchi, nonché Villa Medici (visita giovedì 24) che, realizzata nel 1458 divenne il ritiro preferito di Lorenzo il Magnifico. Della originale struttura della villa rinascimentale non resta molto. Fra l'Ottocento e il Novecento la villa visse il suo periodo anglo-americano, con proprietari come l'artista William Blundell Spence, che vi ospitò una cenacolo di pittori preraffaelliti inglesi.

Il giardino, disposto a terrazza sul ripido pendio, oggi rispecchia soprattutto la ristrutturazione che l’architetto inglese Cecil Pinset realizzò nel 1911-1923 così come aveva fatto per Villa Le Balze L’8 ottobre apre le sue porte Villa Il Salviatino. Si tratta di una delle più note e celebrate ville di Firenze, anche perché residenza di Ugo Ojetti che la restaurò e la decorò con grande cura. Costruita nel Quattrocento come dimora fuori porta dai Medici, nel Cinquecento la villa era stata ingrandita e abbellita dal cardinale Alamanno d'Averardo Salviati.

Dopo vari proprietari oggi è un albergo di lusso. Il ciclo di visite si chiude giovedì 15 ottobre con Villa I Tatti. Il complesso cinquecentesco sorge sulla collina di Vincigliata e dopo una serie di passaggi di proprietà e un progressivo processo di deterioramento, fu acquistata nel 1906 dal famoso critico e storico dell’arte statunitense Bernard Berenson, che incaricò gli architetti inglesi Cecil Pinsent e Geoffrey Scott della trasformazione della casa e della realizzazione dello splendido giardino.

Alla sua morte, avvenuta nel 1959, Berenson lasciò la villa, insieme alla collezione, alla biblioteca e alla fototeca, alla prestigiosa università statunitense di Harvard, che ne ha fatto un centro internazionale di studi sul Rinascimento italiano. Per partecipare alle visite guidate occorre prenotarsi chiamando lo 055.055 dalle ore 9 alle ore 12 del lunedì antecedente l’appuntamento scelto. Il costo del biglietto è di 5 euro per gli adulti e ridotto 3 euro per i ragazzi dai 7 ai 18 anni. L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni. Il numero dei posti è limitato.

Daniela Giovannetti.

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