Nazionale, il primo giorno di Ventura da ct. Tavecchio gli dà "carta bianca"

A Coverciano la presentazione del nuovo commissario tecnico. Sulle sue spalle l'eredità di Conte

Giampiero Ventura e Carlo Tavecchio a Coverciano

Giampiero Ventura e Carlo Tavecchio a Coverciano

Firenze, 19 luglio 2016 - "Come sto? Sto da Dio". Eccole, le prime parole di Giampiero Ventura da commissario tecnico della Nazionale. Le ha dette appena arrivato a Coverciano, nel giorno della sua presentazione, mentre prendeva possesso dell'ufficio che fino a qualche settimana fa spettava ad Antonio Conte.

"Sono felice di essere qui - ha esordito Ventura durante la conferenza stampa di presentazione - ma soprattutto orgoglioso di essere stato scelto a rappresentare una delle nazioni più importanti a livello calcistico. Ringrazio il presidente Tavecchio e ringrazio Conte perché mi ha lasciato una squadra con la cultura del lavoro. C'e' la possibilità, migliorando quanto fatto, di ritagliarci uno spazio da protagonisti: io ho una grande voglia, per raggiungere grandi obiettivi c'è bisogno di tutti. Questo è un momento storico, un grande riavvicinamento del popolo italiano verso la maglia azzurra, un bene che non va disperso, anzi incentivato".

Non è mancato un accenno al caso (eterno) Balotelli: "E' esattamente come tutti gli altri - ha detto il commissario tecnico - nel momento in cui gioca e fa il professionista come tutti. Il tempo dirà, non c'è nessun pregiudizio nei confronti di nessuno ma è il campo che deve parlare".

"Ventura è un maestro di calcio. È sempre stato nella mia ipotesi di allenatore della Nazionale, abbiamo superato tutto quello che c'era da superare per essere qui insieme - lo ha introdotto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio -  Chi diventa ct della Nazionale italiana ha raggiunto il top della carriera. Siamo lieti di consegnarli la squadra, la bandiera e una prospettiva. Avrà carta bianca. Gli auguro un felice esordio e un percorso importante".

E subito arrivano i primi messaggi da colleghi e dirigenti federali riuniti a Firenze per il consiglio: "Ventura? E' un'ottima persona, per lui un forte augurio che faccia bene", gli manda a dire l'ex presidente Giancarlo Abete, mentre Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, commenta: "Per Ventura è una sfida importante, stimolante ma non certo pesante. E' un grande ruolo, una responsabilità e credo abbia tutto per portare avanti un progetto iniziato da Conte con l'entusiasmo che ha creato al di là del risultato". Lo stesso Tommasi ha spiegato il paragone con Conte: "Sono allenatori che hanno costruito qualcosa con i club, quando gli si dà tempo e fiducia diventa tutto più semplice. Avere tempo dalle società vuol dire che si è in grado di costruire".

E di Ventura come "maestro" parla anche il presidente dell'Assoallenatori, Renzo Ulivieri: "Non ha bisogno di consigli. Intraprende oggi un lavoro nuovo che è quello del selezionatore, ha poco tempo a disposizione, quel tempo che aveva chiesto Conte, ma in Nazionale ci sono delle esigenze da rispettare. L'allenatore in Nazionale deve essere bravo a ottimizzare i tempi. La base per lavorare è buona, io sono convinto che fara' bene".

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