Senza l'ascensore Erduan è murato in casa: "Sono malato ma voglio vivere"

Ha 17 anni ed è affetto da linfoma di Hodgkin. La Comunità di Sant'Egidio lancia la raccolta fondi: chiunque può contribuire all’acquisto del montascale attraverso un libero contributo, ecco come fare

Un montascale per Erduan ​(Gianluca Moggi/New Press Photo)

Un montascale per Erduan ​(Gianluca Moggi/New Press Photo)

Firenze, 12 novembre 2015 - Ha appena 17 anni Erduan, e da quando ne aveva tre, la sua vita è una lotta quotidiana contro una terribile malattia, il linfoma di Hodgkin.

“Sono stato preso in cura al Meyer – racconta il piccolo Erduan – e fino all’età di undici anni sono stato bene, ho frequentato la scuola e condotto la vita dei miei coetanei”. Poi però, una volta ripresi i disturbi, analisi e cicli di cure lo hanno costretto a dire addio agli amici, e a non uscire più di casa se non per fare la spola tra casa e l’ospedale. “Dopo una lunghissima serie di diagnosi incerte, trascorso più di un anno, sono stato sottoposto al trapianto di midollo, donatomi da mia sorella. Purtroppo, a meno di un mese dal trapianto – racconta - il mio corpo ha sviluppato una violenta reazione di rigetto, che mi fa soffrire fino ad oggi per le gravi conseguenze alla pelle, ai muscoli e agli occhi. In questo periodo sono trattato con la terapia della fotoferesi, due volte a settimana, in day hospital. Per i miei genitori è molto faticoso: devono portarmi a braccia per due piani di scale perché a casa mia non c’è ascensore. Il macchinario monta gradini che ci è stato messo a disposizione gratuitamente, provoca troppe scosse e vibrazioni ed è troppo doloroso per le condizioni della mia schiena. Per questo motivo posso affrontare soltanto le terapie a domicilio, senza mai muovermi da casa”.

Da qui l’idea della comunità di Sant’Egidio: dotare la casa dove vive Erduan di un montascale che gli consentirebbe di ricominciare a uscire, e a vivere. “Per me sarebbe un grosso sollievo avere la possibilità di poter scendere anche solo in giardino e approfittare delle belle giornate, senza gravare sulla schiena di mio padre, che è già molto stanca”. La spesa prevista è di circa 14mila euro, ma per papà Zeno e mamma Meridjana non è possibile coprire l’intera spesa.

“Questo strumento – ha spiegato la dottoressa Maria Chiara Sanvito, medico del Day hospital del Meyer – è davvero importantissimo per permettere a questo ragazzo di ricominciare ad avere una vita sociale”.

“Una volta conosciuta questa storia, l’impresa si è dimostrata disponibile ad abbassare quello che era il preventivo originario di 16mila euro. Ma essendo la loro una casa pubblica – ha spiegato Bernardo Delton della Comunità di Sant’Egidio di Firenze, promotore dell’iniziativa di raccolta fondi - il regolamento di Casa Spa prevede che non possa essere fatto un intervento diretto da parte del gestore per installare il montascale, ma che comunque potrà essere rimborsato a posteriori sottoforma di detrazioni o di uno sconto sul canone dal’affitto fino al 50%.

E dunque, visto che Casa SpA si è offerta di rifondere la metà del costo nei dieci anni successivi all’installazione, un domani questi soldi tornerebbero sotto forma di sconto del canone a sostegno di questa famiglia”. Chiunque può contribuire all’acquisto del montascale attraverso un libero contributo sul Conto BANCA PROSSIMA 1000 / 00139114, filiale 05000 - P.zza Paolo Ferrari 10, 20121 Milano, intestato a Comunità di Sant’Egidio - Firenze - “una scala per Edo” IBAN IT68 X033 5901 6001 0000 0139 114 - BIC (solo per bonifici dall’estero) BCITITMX.Maurizio Costanzo

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